Vinicio Capossela nella storia di Roma antica sarebbe un personaggio più che a suo agio.
E ancor di più a suo agio ieri sera ha aperto un festival inserito tra i tanti di quest’anno a Roma ma che presenta una caratteristica unica e invidiabile: vedere gli autori, cantanti e non, esibirsi nell’affascinante Teatro di Ostia Antica.
Un teatro che solo per la sua bellezza e la sua localizzazione basterebbe da solo a far comprare un biglietto per un concerto qualsiasi, senza addirittura pensare a chi si sarebbe esibito, un teatro che poi, dal lato squisitamente acustico non è secondo a nessuno, a testimonianza che ai tempi degli antichi romani le cose si sapevano realizzare in modo eccezionale.
E Capossela riesce anche a strappare applausi non solo per quello che in passato ha prodotto, ma lo fa anche per la maniera in cui riesce a trattare tematiche attuali facendo accostamenti storici datati ma attualissimi e mette comunque al centro del villaggio l’uomo e le sue infinite sfaccettature, positive o meno che siano, il tutto strappando anche risate con una citazione decisamente d’autore di un capolavoro del cinema, Frankenstein Junior.
L’apertura del festival non poteva trovare esordio migliore, con molte persone, unica nota dolente della serata, arrivare sempre oltre l’orario fissato per l’inizio.
Ringraziamo Giulia Zanichelli di GDG press per averci consentito di essere tra i pochi a poter assistere e documentare attraverso le fotografie di Giulio Paravani il concerto.