Il TRI-P music festival è iniziato. Ecco il racconto del live di Andrew Bird

Partito.

Il festival TRI-P è ufficialmente decollato con la prime a delle tre più uno date del suo splendido cartellone musicale. Tre date nell’incanto del giardino della Triennale di Milano (vai sotto il recap) e un super Mike Patton in settembre al Teatro degli Arcimboldi, per una realtà giunta alla sua terza edizione. Suoni nuovi, snodi cruciali dell’essenza della cultura musicale mondiale, che fanno del festival TRI-P, nato dalla collaborazione tra Triennale Milano e Ponderosa Music & Art, uno dei punti fermi di un’estate calda e avvincente.

A fare gli onori di casa, ieri sera, ci ha pensato la premiata ditta Andrew Bird e Madison Cunningham, fautori di una musica leggiadra e divina, intrisa di un dream pop-folk dalle tinte bucoliche e dal cuore aperto, pronto per conquistare il folto pubblico presente. Si parte quando è ancora giorno, in un assolata Milano che sornionamente ha visto scomparire il sole e issare su si sé la bandiera musicale di un duo che ha portato rilassatezza e giusto gusto. Il set è come sempre magnifico, perché un luogo di cultura e design così importante è un vanto mondiale, che con il festival TRI-P si è avvicinato ad una musica che già ieri sera si è fatta esperimento culturale, accanto alla magnificenza dei duetti tra Bird e la Cunningham.

Non c’è bisogno di luci e neon troppo articolati, il set del live è essenziale e lascia il giusto spazio al prato curatissimo dove ti puoi sdraiare e puoi sorseggiare un drink con nell’aria le note di My Finest Work Yet (ultimo lavoro di Andrew). Le sensazioni, difatti, sono quelle di uno show basilare ed poetico, con il folk pop che rilascia endorfina e buone prassi musicali, a spasso tra la delicatezza di liriche personali di un autore che non ha bisogno di presentazioni.

Compositore di colonne sonore, polistrumentista e cantautore Andrew Bird ha ieri portato a Milano, ultima tappa del tour europeo, un live set diviso tra i fischiettii (elaborati in una bellissima versione live di Sisyphus) e violino, chitarre eleganti acustiche e voglia di volare accanto alla leggiadria della collaborazione con Madison Cunningham. Bellezza delle note e suoni che non hanno bisogno di elettronica e percussioni, ma solo di virgulti di mandolino, dialoghi tra chitarre di collina, e tanta onorata semplicità. E si, perché Andrew Bird, nonostante sia un nome importante del set mondiale, non perde mai il gusto della sua semplicità e del suo stupore per chi lo viene ad ascoltare, scherzando sul caldo di questi giorni (It’s summertime, dont’worry), e cercando una via di uscita al frastuono urbano, lui che tiene in piedi più di un’ora e mezza di concerto con una parsimonia e cura del ritmo.

La sua Roma fade incanta, mentre un pezzo come Pulaski at night rende sempre più viva la collaborazione con la sua compagna di viaggio sul palco, anche dopo una celebrazione del concetto politico di Bird, che con Manifest vede oltre i nostri tempi.

Una serata perfetta, dunque, ma il TRI-P continua con altri tre super live:

02 luglio: TINARIWEN at Triennale

22 luglio: CALEXICO AND IRON & WINE at Triennale

02 settembre: MIKE PATTON  at Teatro degli Arcimboldi

I biglietti sono in vendita sul circuito TicketOne.

 

Grazie a Ponderosa Music&Art per l’invito e alla Triennale di Milano per l’ospitalità

 

Andrea Alesse

recensioni@thefrontrow.it

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