Tony Hadley fa sognare i fan del Gru Village

Nell’eterna guerra che dilania le carriere degli Spandau Ballet e Tony Hadley, ci siamo spesso chiesti chi subisca i danni maggiori e la risposta è assolutamente difficile. Da una parte ci sono i fratelli Kemp che portano in giro lo storico nome della band. Senza l’iconico Tony hanno provato ad inserire una nuova voce, Ross William Wild, che al termine del tour, ricco di spettatori, ma povero di consensi è stato “licenziato” con la scusa di tenere aperta una porta per una possibile reunion.

Dall’altra c’è Hadley, che potrebbe tranquillamente proseguire la carriera solista, regalando al pubblico un repertorio fatto di pezzi nuovi e di grandi classici degli Spandau, ma senza quel marchio fatica a calamitare spettatori. E quindi? Aspettiamo di vedere se ci sarà la pace, ma intanto dopo aver assistito al concerto milanese degli Spandau al Fabrique, abbiamo gustato quello di Hadley al Gru Village di Torino. Nonostante i posti a sedere, la cornice non era certamente quella delle grandi occasioni, anche se, ad onor del vero, il concerto è stato davvero convincente. I

l buon Tony ha dalla sua la grande voce, una presenza scenica incredibile ed una band, che riesce a sopperire l’assenza dei Kemp, con in più la percussionista Lily Gonzales che dona una voce femminile quasi inedita per i brani degli Spandau. Domenica scorsa, complice anche una probabile euforia alcolica, abbiamo assistito ad uno show divertente. La scaletta, composta dalle hit degli Spandau e da alcuni brani del nuovo album di Hadley, Talking to the moon, è stata azzeccata, a parte forse il tributo ai Queen (Radio Gaga) che ha fatto emergere qualche limite vocale da parte dell’artista, che partendo da tonalità molto alte ha faticato parecchio a scimmiottare il falsetto del compianto Freddie Mercury. Detto questo onore a Tony, alla sua voglia di scherzare e divertirsi, al suo desiderio di presentarsi inappuntabile con giacca e cravatta nonostante le temperature torride. Certo ci ripiacerebbe vederlo a fianco del sassofono di Steve Norman, o alla chitarra e il basso di Steve e Martin Kemp. Ma nel frattempo ci possiamo accontentare.

Nel ricordarvi la scaletta del concerto, ringraziamo Gru Village e Las Chicas Adfarm per l’invito.

Take Back Everything, To Cut a Long Story Short, Highly Strung, Delerious, Killer Blow, Round and Round, I’ll Fly for You, Soul Boy, Only When You Leave, Through the Barricades, Tonight Belongs to Us, Instinction, Chant No. 1 (I Don’t Need This Pressure On), Accident Waiting to Happen, Lifeline, True, Everytime, Radio Gaga, Gold.

 Foto e Testo di Vincenzo Nicolello

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