Cala il sipario sull’edizione 2021 del Todays. La quarta ed ultima serata della rassegna torinese è stato un vero crescendo rossiniano, che ha portato il pubblico dal suono un po’ country dell’ukulele ai ritmi indiavolati del punk più puro degli Shame. Non ce ne vogliano gli organizzatori, ma questa è stata senza dubbio la data più convincente del festival.
Come dicevamo si è partiti con il concerto “last minute” di Erlend Øye e la Comitiva (chiamati a sostituire Arlo Park). Øye dei King of Convenience, affiancato da un trio tutto siculo formato dai siracusani Stefano Ortisi, Luigi Orofino e Marco Castello ha presentato questo progetto musicale nato quasi per gioco, basato sulla sperimentazione di suoni acustici tramite l’utilizzo di diversi strumenti. Un lavoro che è piano piano cresciuto ed oggi il quartetto gira il mondo per presentare una setlist, divertente e rilassante.
L’atmosfera distesa è stata immediatamente interrotta dall’irruzione di Motta. Il cantautore toscano si è scatenato sul palco torinese con un’ora di musica trascinante, che ha fatto scattare in piedi la gente. La scaletta ha attinto dall’ultimo disco Semplice. Chi, ultimamente, aveva storto il naso sulla “deriva” eccessivamente intimistica dell’artista, si è dovuto ricredere. La carica live è stata straordinaria al punto, che (unico nelle quattro serate), Motta è stato richiamato per il bis.
Nemmeno il tempo per rifiatare ed ecco entrare in scena gli Shame. Il quintetto britannico è l’essenza dello spirito punk vecchia maniera. Ritmi incalzanti, tanto spettacolo, adrenalina e una presenza scenica davvero incredibile hanno scatenato la composta platea del Todays, che ha definitivamente abbandonato le sedie per scatenarsi in balli senza controllo, sotto gli occhi vigili e preoccupati della security. Tutto è finito bene. I riflettori sul festival si sono spenti e tutti sono andati a casa contenti, rispettando l’ordine imposto dalla situazione sanitaria.
Il programma, rivoluzionato in itinere a causa del Covid, ha proposto sorprese interessanti, concerti piacevoli e, a differenza di tutta l’attività live italiana dell’estate, è ritornato a parlare straniero. Speriamo che la scommessa (vinta) da Gianluca Gozzi, sia il primo passo verso il ritorno alla definitiva normalità.
Si ringrazia Ja.La Media Activities per i graditissimi inviti
Testi a cura di Aurelio Hyerace e gallerie fotografiche delle serate a cura di Vincenzo Nicolello
Shame
Motta
Erlend Øye