the TAAN trio, la recensione di Live at Easy Nuts Lab

the TAAN trio

Live at Easy Nuts Lab

 

Musica corale di natura sperimentale, che segue le orme e le composizioni del polistrumentista Alberto N.A. Turra, lungo un accordo musicale che nella forma base di guitar/bass/drums trova William Nicastro al basso elettrico e Stefano Grasso alla percussioni e agli effetti.

Una strumentalità musicale suggestiva, in una sensazione di aperture cinematiche e commistioni con jazz, ambient e territori elettronici. I nostri membri del the TAAN trio, reduce da un tour che è giunto anche nella grande mela, sono i sostenitori di un genere maturo e affascinante, che piace a chi mastica Corduroy e che si lecca i baffi con i GDG Modern Trio, a stretto contatto con un sound che crea atmosfere e possibilità, oltre i vocalismi.

Nove tracce sensibili al gusto della chitarra di Alberto N.A. Turra, aggressiva quando serve pigiare la pedaliera (la traccia intitolata Andrea Rainoldi) e mistica quando si incrociano le linee post rock e i mediorientalismi psichedelici alla Amerigo Verardi in Darvish. La registrazione del live nel club di Cinisello Balsamo è quindi un pretesto per fare musica e registrarla nella sua pienezza, a stretto contatto con la capacità dei tre attori, coinvolti anche in due cover di mostri sacri come Sly Stone e Steve Coleman.

Una prova di estraneità musicale riuscita, con il the TAAN trio che negli 8 minuti e 49 di Black Madonna si fa sperimentale suonando atmosfere calde e longeve trascinate dai tocchi di chitarra, sino alla calma di Cellule, perfetta pe rintonare il talento dei tre con un crescendo musicale che tocca radici folk e paesaggi della provincia dispersi, in un inno che è la summa del loro lavoro.

 

Andrea Alesse

recensioni@thefrontrow.it

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