Arrampicato sopra i monti di Bolzano, è andato in scena anche quest’anno il Rock Im Ring, festival italiano, solo di facciata, solito ad ospitare band internazionali.
Eggià, di italiano ha solo la posizione questo festival, poichè sia sulla lingua, sia sulle band in cartellone che sul cibo, prevale palesemente lo zampino dei tedeschi, tanto che per andare sul sicuro mi butto sull’inglese.
Arrivarci non è stato semplice: dopo più di 3 ore di treno e un venti minuti di tornanti immersi nelle vigne trentine, raggiungo uno spiazzo circondato da uno spettacolare paesaggio che rende più sopportabile il sole che fino al tramonto picchia imperturbabile sulle teste degli assetati presenti.
Fino all’arrivo sul palco dei Mainfelt, band tedesca figlia dei Mumford & Sons, al pubblico sembra poco interessare delle diverse e variegate band che passano sul palco: i grotteschi The National Orchestra Of The U.K.O.G. portano qualche sorriso, mentre i glammer Feline Melinda vengono abbastanza snobbati dal pubblico che preferisce ballare e saltare con band più spensierate come gli ottimi Lemon Duke (giurerei che sembravano anche italiani).
La folla si stacca dall’area rave, scusate, dall’area campeggio per iniziare a ballare sulle note dei già citati Mainfelt e a pogare con i tedeschi Itchy Poopzkid, giovane band che suona un rock’n’roll molto fresco e divertente, alla The Subways.
Grande folla per il pubblico di punta i The Hives.
Anche se i ragazzi appaiono molto cresciuti la loro voglia di fare rock’n’roll rimane invariata e la scatenano tutta sia sul palco di Collalbo sia nelle prime file grazie ad uno spumeggiante Pelle che salta (goffamente) e corre a destra e sinistra sul palco. Anche tutti gli altri membri sembrano essere appena un poco cresciuti:Vigilante Carlstroem risulta essere il solito simpaticone, Nicholaus Arson ha sempre la sua carica rock’n’roll che farebbe un pochino d’invidia anche al re del rock’n’roll, mentre Chris Dangerous risulta essere la solita macchina da guerra dietro alla batteria.
La setllist pesca soprattutto da Veni Vidi Vicious con i classiconi Die, All Rigth e Hate To Say I Told You So, ma questo poco importa perchè il pubblico del Rock Im Ring balla tutte le canzoni degli svedesi come se fossero tutte dei grandi classici fino a sollevare in trionfo il cantante Pelle sull’ultimo ritornello di Tick Tick Boom che chiude l’edizione 2016 dell’ottimo festival trentino che ha permesso a tutti i presenti di passare due bellissime giornate immersi nel verde e con un paesaggio veramente suggestivo.
Ringraziamo HUB Music Factory per l’invito.
Testo e fotografie a cura di Stefano Cremaschi.
The Hives
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Itchy Poopzkid, Mainfelt, Lemon Duke, Feline Melinda, The National Orchestra Of The U.K.O.G, people!
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