Subsonica e la loro discoteca alla Kioene Arena di Padova

Sembra ieri, eppure sono passati anni.

I Subsonica non sono cambiati e continuano a “spingere” oltre. Oltre il ritmo, oltre il tempo, oltre i confini della loro discoteca labirintica. E allora via ad una Kioene Arena di Padova che si muove come una marea sui pezzi di un gruppo storico, un brand della musica italiana che altri ci invidiano e che si presenta in una versione leggermente rinnovata ad ogni tour.

Stessa formazione ma musica che si lancia in istinti di trance e ballabilità dance che riflette molto la vena del mago Casacci, con un brivido che rincorre la nostra gioventù ogni volta che Sanuel compare sul palco per sostenere la causa. Subsonica connection, allora, su e giù in una scaletta che non può che ricordarci del passato, e che si prende l’onere di far sentire Willie Peyote uno del gruppo nonostante qualche problema tecnico.

Si balla lontano da loro (l’arena è immensa), ma con loro. Ad ogni giro di led luminoso e di ogni nuvola rapida che i torinesi mettono sulla testa del loro sound galattico e della loro umanità elettronica che col ballo regala quel dono prezioso, che il pubblico utilizza per liberarsi.

Subsonica che non demeritano mai, allora, anche in un epoca di cloni e di nuova materia musicale (e si, il chiacchierato indie italico), in cui loro continuano, inesorabilmente, a riempire i palazzetti e farla “da buoni padroni”.

Vi lascio alla foto del nostro Diego Feltrin, che pe l’occasione è tornato a casa in tarda notte e alle cinque era già in piedi. Giù il cappello, per lui e per i Subsonica.

Grazie a Vertigo per l’invito.

 

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La scaletta

Bottiglie rotte

Discolabirinto

Up patriots to arms (Franco Battiato)

Nuova ossessione

Jolly Roger

Fenice

Punto critico

Liberi tutti

Il diluvio

Perfezione con snippet Firestarter (Prodigy) e Inno Alla Gioia

L’incredibile performance di un uomo morto

Respirare

Cielo in fiamme

L’incubo (con Willie Peyote)

I cani (con Willie Peyote)

Radioestensioni (con Willie Peyote)

La glaciazione

Nuvole rapide

Veleno

Aurora sogna

Depre

Le onde

Il cielo su Torino

L’odore

Abitudine

Benzina ogoshi

Tutti i miei sbagli

Strade

 

Andrea Alesse

recensioni@thefrontrow,it

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