Non è semplice discostarsi dalla propria strada quando sono anni che si è viaggia bene su quella.
Soprattutto se quella strada ha ispirato milioni di musicisti e di gruppi.
Steve Harris ci ha provato con i British Lion e, accompagnati dai fedeli Voodoo Six, stanno percorrendo in lungo e in largo l’Europa approdando per una data italiana al Live Club di Trezzo.
Nonostante il palco sia corredato da stendardi con leoni e carri armati, tali effigi rimarranno solo raffigurazioni sugli stendardi.
Sebbene i Voodoo Six abbiano suonato ovunque di spalla ai Maiden, il loro sound rimane piatto ed inefficace riuscendo solo a far sbattere la testa a qualche fan creatosi nell’attesa di vedere Steve.
Perchè l’importante è quello, vedere Steve Harris, il mitico fondatore degli Iron Maiden!
Ai circa mille fan accorsi a Trezzo infatti sembra importar poco della musica, anche se ovviamente partecipano attivamente al concerto.
A nessuno piace vedere una band di principianti suonare a fianco ad un mostro sacro come Steve Harris.
Ovvio, qualcosa di buono in quello che ho sentito ieri sera c’è, ma i ragazzi suonano come se fossero a scuola mentre il cantante, tra uno slancio d’impeto ed uno di imbarazzo, fatica a controllar la voce.
Per tirar le conclusioni…
…l’autografo di Steve l’avete portato a casa?
Si ringrazia Vertigo e Shining Production per il gentile invito.
Testo e fotografie a cura di Stefano Cremaschi.
Steve Harris British Lion
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Voodoo Six
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