In un panorama musicale che spesso premia artisti che trasmettono ai giovani messaggi poco edificanti, Shawn Mendes è la classica pecora nera. Con quella faccia da bravo ragazzo, sempre sorridente e mai banale, mette d’accordo mamme e figlie.
Ce ne siamo resi conto al Pala Alpitour di Torino, dove l’artista canadese si è esibito domenica 24 marzo. L’impianto era gremito in ogni ordine di posti e raramente l’abbiamo sentito pulsare di passione come in questa occasione. Una marea di giovani fan impazzite ha cantato a squarciagola, coprendo talvolta la voce del loro beniamino.
Bellissima la produzione, che ricalca i grandi concerti internazionali. Ogni spettatore è parte integrante della scenografia, grazie ad un braccialetto led, comandato dalla regia, che si illumina al ritmo della musica. Lo show è suddiviso su due palchi. Il main stage è sovrastato da un mega schermo circolare, che ricorda quello arcifamoso dei Pink Floyd, mentre il secondo stage, posto nei pressi del mixer, è di forma circolare, su cui è installata un’enorme rosa.
Già proprio la rosa è il tema dello spettacolo. Gli spettatori delle tre file della platea, che avevano il permesso di poter restare ai piedi del palco, avevano in mano per l’appunto una rosa, da dedicare al giovane artista.
Che dire dello spettacolo. Bello e coinvolgente, anche per chi conosce poco Mendes. Tanto per rompere il ghiaccio ha snocciolato le hit più famose alle nostre latitudini (Lost in Japan e There’s Nothing Holdin’ Me Back) subito in apertura, ma dobbiamo dire che tutto il repertorio è gradevole, sia che si tratti di brani danzerecci o di ballate unplugged al pianoforte.
Il giovane artista dimostra di essere davvero completo. Suona la chitarra, il pianoforte, canta, balla e ammicca. Insomma ha tutte le carte per diventare (ma in fondo già lo è) una delle star internazionale dei prossimi anni. La grande difficoltà sarà, come spesso accade con musicisti così giovani, il ricambio generazionale. Quando le adolescenti che lo adorano diventeranno adulte, riuscirà a creare nuovi fan o dovrà adattare il suo repertorio che via via diventerà più maturo? Lo scopriremo molto presto.
Intanto, nel ringraziare D’Alessandro e Galli per l’invito, vi ricordiamo la scaletta ufficiale trasmessa dall’ufficio stampa.
Foto e Testo di Vincenzo Nicolello
Lost in Japan
There’s Nothing Holdin’ Me Back
Nervous
Stitches
I Know What You Did Las Summer
Bad Reputation
Never Be Alone
Life of the Party
When You’re Ready
Like to Be You
Ruin
Treat You Better
Particular Taste
Where Were You In The Morning?
Fallin’ All in You
Youth
Why
Mercy
Fix (Coldplay cover)
In My Blood