Secondo giorno di sorprese ed emozioni al Ferrara Buskers Festival

Secondo giorno di emozioni forti al Ferrara Buskers Festival.

Tra proposte di matrimonio e buona musica è stata usa serata che sicuramente verrà ricordata da tutti i presenti.

Oggi vi facciamo conoscere questi cinque artisti:

TRIBUTU:

Invitati nel 2019, i Tribubu ritornano anche per questa edizione LIMITED con il loro mix unico di musica eclettica, nato dalle esperienze della musica africana e della musica latina, passando per il blues e per il folk fino ad arrivare a sonorità più conosciute, ma non scontate, in Europa. Lucas è autore delle canzoni e versatile musicista e la sua lunga esperienza gli permette di cogliere le sfaccettature del pubblico, capendone le esigenze. Dani riesce a passare dal rap al melodico in una sorprendente parabola musicale fatta da ritmi inconfondibili mentre Brahima dona un surplus melodico unico di romanticismo e ritmo esotico. Con i Tribubu sicuramente si viaggia, e si riflette sul fatto che i sentieri della musica di strada sono destinati a incontrarsi come magistralmente fanno nella loro musica.

LEVEL SPACES:

L’attuale formazione della band nasce nel 2018. All’inizio il gruppo non aveva un nome, essendo l’insieme di due band che occasionalmente si esibivano insieme e il nome lo diede proprio, quasi per caso, uno spettatore. Come quasi per caso sono diventati buskers. Suonare nelle strade era, inizialmente, solo un mezzo per mantenersi durante un viaggio. Eppure quella piccola “jam session” per le strade di Copenaghen divenne il momento in cui le loro vite cambiarono. I pianeti si allinearono, la terra rimbombò, i cieli si incrinarono e nacque qualcosa di magico. I Level Spaces erano arrivati, suonando una miscela unica di rock psichedelico strumentale e techno groovy. E adesso sono pronti per vivere Ferrara per la prima volta!

DAIANA LOU:

Daiana Lou è un duo alternative pop italo-berlinese composto da Luca e Daiana, due polistrumentisti e anime infuocate per la musica. Luca suona contemporaneamente chitarra con le mani e cassa e charleston con i piedi creando atmosfere acide e graffianti dal blues al reggae; Daiana canta e contemporaneamente suona il rullante con la mano sinistra e sintetizzatore e percussioni con la mano destra e spesso anche l’ukulele. La forza del duo sta nella capacità di spaziare in maniera del tutto naturale da performance power rock in cui notevolmente coordinati creano momenti di adrenalina allo stato puro, a istanti emozionanti in cui basta un sussurro neppure troppo accentato per parlare ai cuori di chi decide di fermarsi ad ascoltarli. La fine dello spettacolo è una celebrazione di abbracci e lacrime di gioia tra il pubblico e il giovane duo che ha spesso fatto scelte difficili ma degne della loro arte. Hanno scelto Berlino per vivere e fare busking; tornano al Festival per il terzo anno consecutivo.

BERANGER:

Dall’Australia e dalla Francia per incontrarsi quasi per caso a Berlino, a Mauerpark, roccaforte della musica di strada, per sviluppare un progetto molto originale. Il sound unico dei Beranger, mix di grunge, rock e musica classica farà ballare ed emozionare il pubblico, come avviene lungo le strade di tutta Europa dal 2016. La musica classica e l’approccio classico sono il loro background, ma il senso di ribellione che caratterizza l’animo busker li ha spinti a cercare un approccio nuovo, imbracciando gli strumenti elettrici e dedicandosi alla musica di strada, dopo anni passati a fare un lavoro d’ufficio dalle 9 alle 17. Per la prima volta al Ferrara Buskers Festival.

TROUBLE NOTES:

Per comprendere la storia dei The Trouble Notes, bisogna capire la storia del nostro mondo. Nel tentativo di ridurre le barriere culturali, The Trouble Notes hanno creato un universo culturale che mescolasse le influenze di tutto il mondo. E forse sono riusciti così bene in questo intento proprio perchè cresciuti in diversi paesi con tradizioni diverse, ognuno con una diversa prospettiva verso la vita. Bennet, violinista di formazione classica nato a Chicago, ha iniziato a suonare il violino a 4 anni ma mentre vinceva premi in concorsi da solista, il suo amore per i generi hip-hop e alternativi inizia a plasmare una mente da compositore. Gli altri componenti della band, musicisti fin da adolescenti, hanno vissuto melting pot culturali fondamentali per crescere. Si incontrano a Berlino in una contagiosa energia reciproca. Scalano le classifiche iTunes negli Stati Uniti per la musica latina e mondiale. I video delle loro esibizioni sono stati visualizzati più di 100 milioni di volte sui social media ma non smettono mai di fare busking, da quando nel 2013 hanno iniziato a New York. Tornano al Festival, attesissimi, per la quinta volta.

Domani terzo e ultimo giorno prima del gran finale in diretta streaming di domenica.

Un ringraziamento particolare allo staff del Ferrara Buskers Festival per il gentile invito

Foto di Carlo Vergani 

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