Chiusura col botto per la ventesima edizione del Lucca Summer Festival con l’unica data italiana delle leggende viventi The Rolling Stones!
Grandi nomi della musica internazionale sono passati in questi anni da Lucca, ma per i quattro ragazzotti, la D’Alessandro&Galli ha fatto le cose in grande allestendo un vasto spazio per poter accogliere 50000 fans all’esterno delle mura della città di Lucca.
È una fiumana educata e civile quella che dalle prime ore di sabato 23 settembre affluisce in città per il concerto e che attende per tutto il giorno l’arrivo delle quattro pietre rotolanti sotto un tiepido sole.
È toccato ai gallesi The Struts il compito di svegliare dal torpore dell’attesa i numerosi spettatori. Una decina di brani insapore per loro.
Con dieci minuti di ritardo che pesano come macigni a tutti i presenti, finalmente salgono sul palco i The Rolling Stones! Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood e Charlie Watts fanno il loro ingresso sul mastodontico palco sulle note di Sympathy For The Devil seguita a ruota da It’s Only Rock ‘n’ Roll che fanno cantare e ballare tutti i presenti. Difficile per chiunque non abbia acquistato un posto vicino al palco vedere chiaramente chi effettivamente è sul palco, ma grazie a degli enormi maxischermi, è stato possibile veder qualche cosa.
I quattro settantenni sembrano essere in ottima forma nonostante ad inizio concerto paiano tutti molto legati, cosa che andando avanti con lo show va a perdersi.
Jagger si lascia ad andare spesso a discorsi in italiano col pubblico arrivando perfino a cantare Con Le Mie Lacrime interamente in italiano. Let’s Spend The Night Togheter è la canzone scelta dal pubblico, mentre Paint It Black è un po’ la nota dolente della serata che viene salvata solo grazie all’aiuto del piano. Questa è solo la piccola pecca del serata che ha poi visto una band coesa, divertirsi e in costante miglioramento con il progredire della serata.
Il fedele compagno di avventure Keith Richards, da un paio di canzoni di pausa a Jagger che torna sul palco più in forma che mai lanciandosi nelle sue famose mosse. Anche Charlie Watts sembra più sciolto nella seconda parte del concerto, mentre per i due chitarristi continuano a roteare sul palco sfidandosi all’ultima nota.
Start me up, Brown Sugar, Satisfaction, Gimmie Shelter (cantata con la bravissima corista Sasha Allen) è Jumping Jack Flash sono le canzoni di chiusura di questa spettacolare serata.
I quattro vecchietti del rock ci sanno ancora fare alla grande, nonostante tutti quanti passino i 70. Nessun trucchetto per fare meno fatica, la loro musica è puro Rock’n’roll fatto di sudore da ballare dall’inizio alla fine.
Nel ringraziare la D’Alessandro e Galli per il gentilissimo invito, vi lasciamo agli scatti del concerto a cura di Ivan Elmi
Il testo è a cura di Stefano Cremaschi
The Rolling Stones
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The Stuts
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