Generic Animal finalmente sul palco al Circolo Ohibò il 5 aprile.

Una festa da tutto esaurito, o quasi.

Generic Animal fa il pieno e la scena milanese è al completo per la sua prima vera uscita in the city al Circolo Ohibò di casa di produzione Costello’s. Prezzo irrisorio e hype ai massimi livelli per Luca Galizia, un giovane dal cuore fragile e dal cantautorato biografico e volontariamente sgraziato. Una cadenza lo-fi che si mescola alle sue peripezie personali di giovane uomo, nato nella provincia e mescolatosi poi con la caotica e propositiva vita della città.

Davanti alla platea che canta a memoria le sue canzoni Generic Animal inizia a sentirsi subito imbarazzato, dimostrandosi non abituato a folle del genere che attendono le note delle sua chitarra, per indovinare la canzone e lanciarsi a capofitto nel ritornello. Tutti d’accordo, sia i giovani universitari citati nella sua Zerinol, sia i figli della scena hc e oltre da cui proviene Luca, già chitarrista dei Leute. Accompagnato dalla batteria elettrica e dai sample del fidato performer che lo segue dietro in elegante tuta bianca da meccanico, Generic Animal ringrazia i presenti e il suo padre putativo Jacopo Lietti, eroe della serigrafia Legno e cantante dei Fine Before You Came che gli ha scritto quasi tutti i testi e lo sprona dal pubblico con una trombetta.

In fondo in fondo è la sua festa, e Generic Animal si mostra quindi subito nella sua vera veste di ragazzo gentile e incredulo del suo meritato successo, cantando sin dall’inizio le sue malinconie a tratti non sense con la combo dei due pezzi Qualcuno che è andato e Broncio. Si parte subito forte con le due hit del suo omonimo album, ultra apprezzato e suonato dal vivo con l’aiuto del vocoder e degli effetti elettronici, più marcati che sul disco.

Non ci sono ritmi serrati, per un Generic Animal che non avrebbe bisogno di camuffare la sua voce per raggiungere picchi vocali interessanti (Trenord), e che ama accordare a ogni giro di boa la sua chitarra piena di stickers. È il retaggio della sua cultura punk, che si porta dietro come una malinconia sovversiva che ama ora il cantautorato, anche sbilenco. Dopo aver fatto cantare tutti i pezzi del disco, il buon Luca offre i suoi servizi anche per chi è interessato ai nuovi pezzi, con la storia d’amore di Aeroplano e, soprattutto, la filastrocca alla Ghali di Camper.

Il tour è appena partito, ma anche Generic Animal (classe 1995) lo è, restate sintonizzati e ne vedremo delle belle.

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