Carlot-ta dal vivo al JAZZMI nel suo Murmure Tour.

Una location insolita e suggestiva, una cantante che ha fatto parlare di sé per una musica sublime e molto personale, grazie all’album Murmure.

Carlot-ta arriva al JAZZMI nella serata autunnale di un venerdì che attira appassionati e curiosi nella Chiesa Cristiana Protestante di Milano, al riparo da inutili trend del momento e con una componente musicale nuova che l’artista di origini piemontesi ha messo in mostra con grazie e concentrazione. L’organo a canne è il suo strumento prediletto, che Carlot-ta suona seduta nella parte alta della Chiesa, costretta a dare le spalle ai presenti. Poco importa, perché è la musica a parlare, mente nella parte centrale dell’istituto religioso vengono proiettate le immagini in diretta della sua esibizione. Vicino al pubblico ci sono Cristopher Ghidoni (synth, voce secondaria e chitarra), e Paolo Pasqualin (percussioni), intenti a costruire emozioni accanto alle dinamiche suggestive e particolari che ispirano la musica di Carlot-ta.

Un impianto musicale preciso, costruito sulla note di Murmure e sulle linee melodiche kraut che si innestano in metriche spesso gotiche e medievali, dove compare l’elettronica e il sintetizzatore bussa alla porta per costruire emozioni moderne. Ogni cenno al lavoro di Carlot-ta è però anche un segno del legame con una linea d’immaginazione che lega la sua musica a paesaggi montani e valli, ma anche a sguardi che vanno al di là del quotidiano.

Un suono imponente, che fa il paio con le sensazioni docili di una Carlot-ta che calibra con passione ogni nota del suo lavoro, fatto in compagnia di linguaggi eterei e innestati in un linguaggio che riclassifica lo spazio per renderlo proprio. Murmure è il suo terzo album, suonato dal vivo con cadenza gotica  ma anche con esigenze liberty cabarettistiche che creano un sapore unico. Un esperienza che va oltre il solito concerto e la dielettrica artista/pubblico, un set che vuole creare sinergie e immagini (pensate a canzoni Sparrow e Sputnik 5 e ai suoi viaggi), al di là di improvvisazione e ritornelli cantati per gioco.

Ma il live di venerdì scorso, oltre a farci conoscere da vicino le potenzialità di una Carlot-ta che può suonarci con organo tracce moderne senza fargli perdere il gusto (Froze ni Madonna), ci ha fatto vedere un’artista gentile ed educata che ha mostrato anche la sua verve di polistrumentista. Quando imbraccia la chitarra, difatti, Carlot-ta (nome vero Carlotta Silano) è capace anche di sporgersi nelle linee folk alla Cat Power, non perdendo però di vista la sua particolare versatilità.

Per chi volesse, i suoi spettacoli continuano:

Venerdì 16 novembre Roma

Chiesa Protestante – ore 21.00 – ingresso gratuito

Sabato 1 Dicembre Firenze

Auditorium Ente CRF – Via Folco Portinari, 5 – ore 21.00

Domenica 2 Dicembre – Trevi (PG)

Chiesa Museo di San Francesco – Largo Don Giovanni Bosco – ore 21.00

 

Andrea Alesse

recensioni@thefrontrow.it

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