Pulsatilla, dream pop e poesia con Anemone

Autori: Pulsatilla

Album: Anemone

Labels: Floppy dischi

 

L’anemone si dice sia considerata da sempre, per via della sua delicatezza, il simbolo dell’abbandono, della brevità delle gioie d’amore e dell’instabilità dei sentimenti.

Il ritorno dei Pulsatilla, anticipato da queste brevi considerazioni, è il ritorno di una band produttiva e volenterosa, in preda ad un abbandono sentimentale che i quattro ragazzi di Riccione vogliono sonorizzare a vele spiegate e chitarre alla Pavement racchiuse in un nido d’amore alla Amour Fou.

Dopo il primo omonimo EP, da noi recensito, sui Pulsatilla scommette la Floppy disk, giovane etichetta romagnola che produce “Anemone, disco per metterci dinanzi ad un dream pop caloroso e realizzato con l’artwork delicato di Fileia (Filomena Galvani). Dalle passeggiate su Viale Ceccherini alla sala prove il salto è lungo, soprattutto se insegue la traccia melanconica e l’originalità poetica di un pop sognante e legato al più nobile dei sentimenti. Da madame, adieu (aritmia) a Val di teva il viaggio dei Pulsatilla è un quindi un tour legato ad un mondo floreale e a liriche che non cercano la melodia facile, concentrandosi in un janglee pop maturo e nostalgico. Una sincerità espressiva che non si perde dietro a tormentoni, prendendo le simbiosi di una filastrocca in Bella di notte e amando il sentimentalismo bucolico e giovanile di Germanò in Campi di viole. Fuggiamo dal destino in campi di viole, dunque, in un moto di chitarre low profile e cantato in italiano che costruiscono ritmi godibili. Sono quei ritmi che ricompaiono subito nell’anima da beat generation di trentuno, brano che parla di baci e addii con chitarrine che costruiscono disegni musicali alla Paletti. Non una novità, perché dentro i Pulsatilla scorre anche una vena cantautorale a cui piace la sperimentazione (per fiorire) e che si costruisce sulla melodia.

Anemone rilancia sul finire toni nostalgici con niente di te, canzone che fa da preludio alla speranza dei colori di val di teva, canzone impreziosita da un buon ritmo percussivo e da una tiepida mescolanza di rock melodico e catcchy pop, con i cori e la solita nostalgia canaglia a ricordarci da dove veniamo.

Andrea Alesse

recensioni@thefrontrow.it

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