Autrici: Freaky Mermaids
Album: Everything could happen
Press: AstarteAgency
Ci troviamo in un momento difficile a livello mondiale, dove siamo ogni giorno in balìa di eventi incontrollabili e tutto ciò che un giorno ti sembra vero il giorno dopo non lo è più. L’importante è cercare di non fissare dentro di sé troppe certezze ma tenersi pronti: tutto ciò che vuoi controllare non va mai come vuoi tu, Everything could happen.
È il pensiero spontaneo e immediato delle Freaky Mermaids, trio al femminile da Brescia che si sta costruendo una nuova identità e un unico unico percorso. ruire. Dopo un EP (Freaky Circus) e un primo disco (Moonshine Once Betrayed Me), l’idea è quella di dilatare gli eccessi country folk e sprigionare liriche che hanno una ricercatrice sonora lanciata verso la musica teatrale.
Ombretta Ghidini, Laura Mantovi e Giorgia Poli (già negli Scisma) amano parlare di teathrical folk, lanciandosi così a ridosso di composizioni sorrette da armoniche, piano e Jonny Cash rivisto con una suadente voce femminile.
Una manovra quasi cinematografica al loro essere una band tutta al femminile, con quella sensibilità che colpisce in 8 tracce sparpagliate tra cantautorato, indie-folk, accenni di swing e anche sensualità jazz.
Non ci sono certezze dunque, se non quelle di un gruppo, le Freaky Mermaids, attento a guardare il cielo stellato abbracciato a Jolie Holland.
Dentro il nuovo disco si incontra dunque il desiderio della passione, lungo il territorio nostalgico di Love’s Ambition che porta all’ armonica e alle voci che si rincorrono come lungo una prateria.
Dietro un arpeggio continuo e una vocalità più vicina al country folk, Sleight of Hands illumina invece un’altra strada, con tocchi di elettricità. Nulla a che vedere con You’re Gonna Tell Me, in cui si vede una certa luce pop danzare tra Imbruglia e cori finali da celebrare come dopo un lungo viaggio a Manhattan, con ukulele di sottofondo.
Non temete però. Perché il decantato atteggiamento teatrale viene finalmente viene fuori in Carrots souls, pezzo che riconosce scenografie alla Dresden Dolls con tanto di pianoforti, prima di una pausa quasi blues al centro del brano.
La magia accoglie poi Everything could happen, desiderosa di regalare anche picchi vocali che accompagnano il senso profondo di una canzone che serve da bussola per orientarsi tra il pensiero delle Freaky Mermaids.
Prima della elegante chiusura di Damn your eyes, la chitarra acustica assottiglia i versi soft country di You in me. Forse è l’amore la soluzione all’indeterminatezza
Andrea Alesse