Angus McOg, “Beginners” è l’album di un nuovo inizio

Autore: Angus McOg

Album: Beginners

Label: Autoprodotto

 

Antonio Tavoni, in arte Angus McOg,  è un modenese nomade che dopo il soggiorno australiano ha deciso di far leva sulla sua voglia di metter su canzoni piene di una verve alt folk, gemme dal cuore timido e dal respiro internazionale. Dopo numerosi concerti in giro per l’Europa, le aperture in Italia al guru Thurston Moore e due album, di cui l’ultimo uscito nel 2013 (“Anorak”), eccolo con un nuovo inizio, targato, per l’appunto “Beginners”.

Angus McOg rilancia l’idea di ascolto da cameretta per allacciarsi ad una pratica di folk intimista che oltreoceano ha forte presa, e che si sposa con un cantata in inglese e con metriche studiate. Chitarre country e amore in un pezzo come Laika, che si fondono con atmosfere propriamente indie pop in Turkish Delight, in cui l’amore per gli Arcade Fire si presta a un finale ben costruito.

La chitarra e la solitudine animano Between The Lines, apprezzando poi le aperture e il senso di libertà di Green Ocean Blue, una canzone da viaggio coast to coast che anticipa una bella prova come Ulysses. Una seducente prova canora e compositiva quella di Angus McOg in questa canzone, a spasso tra una marcia più nervosa e dei racconti biografici che si cibano di accordi di piano ed effetti stranianti, per poi tornare in pista con una ricerca della metrica alla Pavement.

Maturità e concentrazione sino alla titletrack, brano strappacuore che ricorda il miglior Girless, con un animo emozionale e le cavalcate folk tra archi e buoni propositi. È Beginners, ed è quindi solo l’inizio, anche per un autore già sulla buona strada da tempo come Angus McOg, non proprio un principiante.

 

 

Andrea Alesse

recensioni@thefrontrow.it

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