Propagandhi, Victory Lap Tour a Bologna

Dopo la data al Live Club di Trezzo sull’Adda, i Propagandhi tornano in Italia per una nuova incendiaria data l’8 novembre 2018 a Zona Roveri di Bologna nell’ambito del loro prossimo tour europeo con supporto di Dead to Me e Rvivr.

I Propagandhi sono tornati in grande stile con “Victory Lap”, settimo album in studio della loro più che trentennale carriera, uscito venerdì 29 settembre per la label Epitaph. Un album realizzato per stare con i piedi nel pit e i pugni alzati al cielo. In questo disco si può assaporare un ritorno al mood che ha caratterizzato i primi anni della band; per esempio, nelle parole della penultima traccia “Tartuffle”, il frontman Chris Hannah canta “We came here to rock. Single moms to the front. Deadbeat dads to the rear. That’s how we do it here.”

 

Victory Lap vede la luce dopo ben cinque anni dall’ultimo album, Failed States e in un certo senso risulta il naturale proseguimento del lavoro precedente. Entrambi gli album sono stati registrati nel Private Ear studio di Winnipeg, Canada, in un ambiente confortevole e raccolto. Molte cose sono anche successe dall’ultimo disco: perdite e nascite per i familiari della band – la morte del papà di Todd Kowalski (bassista) e di Jord Samolesky (batterista) la nascita della seconda figlia di Hannah; Kowalski ha iniziato inoltre a prendere lezioni di canto (dopo aver realizzato che la sua voce è quella di un baritono); nell’autunno 2015 David “The Beaver” Guillas ha lasciato la band per dedicarsi a un lavoro “vero e proprio” e per continuare i propri progetti personali. Per scegliere un adeguato sostituto Hannah e Kowalski hanno esaminato più di 400 registrazioni e candidature per scegliere tra tutti la chitarrista Sulynn Hago, una vera e propria forza della natura.

 

Victory Lap non è reduce solo da cambiamenti interni alla band. I Propagandhi sono da sempre un gruppo fortemente politicizzato e in ogni caso anche gli avvenimenti socio-politici degli ultimi anni hanno fortemente influenzato la realizzazione di questo disco. La crisi dei rifugiati, gli episodi di razzismo riguardanti la polizia statunitense e primo su tutti, l’elezione di un nuovo presidente, una forte influenza negativa su uno dei paesi più importanti al mondo. La supremazia “bianca” sembra stia tornando di moda, il fantasma del fascismo aleggia ancora nel paese e questa situazione è inaccettabile per tanti artisti ed esponenti del mondo della musica, così anche per i Propagandhi.

La sensazione di non riuscire a fermare la violenza viene però contrastata dalla voglia di continuare a combattere per quello in cui si crede. Combattere, in questo caso, attraverso la musica, prendendo in mano una chitarra per essere “ready to rock” ancora e ancora. Questi sono i Propagandhi e sono tornati per dire la loro, ancora una volta, nonostante tutto.

 

I Dead to Me nascono nel 2003 come band punk revival dopo lo scioglimento degli One Man Army, la band in cui suonavano Jack Dalrymple (chitarra e voce) e Brandon Pollack (chitarra), a cui si aggiungono il bassista Chicken degli Western Addiction e suo cugino Ian Anderson alla batteria. Il sound della band è portavoce della classe operaia e mescola il punk dei tardi anni ’70 con l’aggressività di band quali i Dillinger Four. Con un subitaneo successo nella scena locale, i Dead to Me aprono ben presto per gruppi importanti quali Swingin’ Utters e NOFX, firmando poi un contratto con la storica etichetta Fat Wreck Chords di Fat Mike nel 2006. Con la nuova label, la band pubblica acclamati album come Cuban Ballerina (2006), African Elephants (2009) e Moscow Penny Ante (2011). La band è ora pronta a pubblicare il suo nuovo e attesissimo disco, di cui abbiamo già avuto due anticipazioni con i singoli Fear Is the New Bliss e Would It Kill You.

 

Nati dalle ceneri del quartetto newyorkese Latterman, i Rvivr mettono al centro della propria ricerca musicale i temi sociopolitici e l’interesse per l’uguaglianza di genere, aspetti storicamente cari alla scena punk e hardcore. Nel 2008 la band pubblica i suoi primi EP e diventa presto un punto cardine della scena underground locale. Il primo disco omonimo è datato 2010 e permette alla band di andare in tour sia in America che in Europa. The Beauty Between, secondo disco dei Rvivr, esce nel 2013 su Rumbletown Records e Yo-Yo Records e lancia i nuovi tour internazionali della band, che sbarca anche in Australia. Dopo l’EP Bicker and Breathe del 2014, il gruppo ha pubblicato il suo nuovo materiale a inizio 2017 con il singolo The Tide.

 

Ringraziamo Hub Music Factory per il gradito invito e vi lasciamo ad una selezione scatti a cura di Ivan Elmi

 

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