Parasol Peak è l’album/film di Manu Delago uscito il sette settembre scorso. Dopo vari sold out esteri, come quello di Vienna, il musicista internazionale è arrivato ieri sera a Milano, per farci vedere e ascoltare dal vivo il suo progetto alla Santeria Paldini. E è stato come immergersi in un viaggio, in cui Manu Delago ci ha condotto lungo tutto un percorso di scoperta e introspezione, sempre con la montagna sullo sfondo.
Delago, maestro di uno strumento (l’Hang) che definire affascinante è riduttivo, arriva a Milano per farci vedere il film che racconta dell’impresa compiuta nel 2017 con altri sette musicisti, in cui si è cimentato nella scalata di una vetta alpina di oltre 3000 metri. La natura e la musica, con i principali brani del suo album che sono suonati in presa diretta e ripresi proprio durante il fim, grazie all’abilità del regista Johannes Aitzetmuller e dell’ingegnere audio Michael Reisigl. Le tappe di un cammino musicale che profuma di un esperimento unico, in cui i musicisti suonano come in preda ad uno spirito naturalistico che li guida tra luoghi esposti a temperature gelide, neve che cade, strumenti che rischiano il congelamento.
Le anime di un gruppo coeso diventano così sotto la guida e l’ispirazione di Manu Delago un unico corpo, contraddistinto da suoni che fondono il contrabbasso e il trombone, ma anche percussioni suonate con i sassi e il rumore del vento. Parasol Peak è quindi il viaggio sonoro e umano che ha spinto Delago e i suoi musicisti a suonare la montagna, diventando parte di lei e cercando la sua compagnia. Dalla foresta di Parasol Woods alla vista unica di Ridge View, prima di un accampamento notturno con tanto di fiaccole che celebra magicamente la musica di Lake Serenade
Una scalata che diviene una performance strumentale tra ottoni e fisarmoniche, che tramite il film diviene ancora più imperante, dotandosi di una corazza folk che si sprigiona all’arrivo in vetta, in cima ad una montagna scalata a colpi di armonia musicale contemporanea e sostegno umano.
Dall’alto della sua umiltà e umanità, Manu Delago (già musicista fisso nella line up di Bjork e collaboratore di tanti altri affermati musicisti internazionali, come Poppy Ackroyd) ha raccontato dal vivo il suo viaggio cercando di trasmettere al pubblico le motivazioni del suo gesto. Tra risate e curiosità che sono diventate parte integrante della sua esibizione, il buon Delago prima del film ha dato anche prova della sua magica interpretazione dell’Hang. Uno strumento che suona come molti strumenti, tra passaggi melodici e percussioni dal sapore orientale, che il musicista austriaco porta sempre con sé, perché dopo una scalata riuscita come quella di Parasol Peak ce ne sarà sempre un’altra da preparare e sonorizzare.
Grazie a Ja La Media per l’invito.
Andrea Alesse
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