BIG THIEF, in tour a febbraio in Italia

A pochi mesi dall’uscita di “U.F.O.F.”, il loro terzo album in studio pubblicato lo scorso 3 maggio, i Big Thief annunciano il loro arrivo in Italia con il nuovo “Two Hands” in uscita l’11 ottobre via 4AD Records. “Not” è il primo singolo estratto: https://youtu.be/UIcVwH47uxQ.

SABATO 22 FEBBRAIO 2020-BOLOGNA – LOCOMOTIV CLUB

www.locomotivclub.it   Via Sebastiano Serlio, 25/2, 40128 Bologna BO. Biglietto: 20,00 € + d.p.

Prevendite disponibili su www.ticketmaster.it e www.ticketone.it

DOMENICA 23 FEBBRAIO 2020-MILANO – MAGNOLIA

www.circolomagnolia.it   Via Circonvallazione Idroscalo, 41, 20090 Novegro-Tregarezzo MI Biglietto: 20,00 € + d.p. Prevendite disponibili su www.ticketmaster.it e www.ticketone.it  

I Big Thief avevano appena finito di lavorare al loro terzo album, “U.F.O.F.” – “il gemello celeste” – in uno studio nel bosco dello stato di Washington. Poco dopo hanno pensato che fosse giunto il momento di dare alla luce l’album gemello di “U.F.O.F.” “Two Hands” – “il gemello terrestre”. A 30 miglia ad ovest di El Paso, circondati da 3000 acri di frutteti di noci pecan ed a solo due passi dal confine messicano, i Big Thief (a.k.a. Adrianne Lenker, Buck Meek, Max Oleartchik e James Krivchenia) sistemarono i loro strumenti il più vicino possibile in modo da poter catturare al meglio la loro raccolta di canzoni più importante finora. Dove “U.F.O.F.” presenta suoni ed effetti misteriosi e stratificati perfetti per la levitazione, il suono di Two Hands sembra appoggiarsi alla terra asciutta e arida del deserto.

In netto contrasto con l’ambiente umido della sessione di registrazione di “U.F.O.F.”, il Sonic Ranch Studio è stato scelto per la sua posizione nella vastità del deserto. La temperatura intorno ai 105 gradi ha fatto esplodere il ricordo degli alberi verdi e dell’aria umida e fresca della sessione precedente. “Two Hands” doveva essere completamente diverso: un album sulla Terra e le ossa sotterrate nelle sue profondità. Le canzoni sono state registrate dal vivo quasi senza sovraincisioni. In tutte le canzoni, tranne due, la voce di Adrianne, che pare sospesa in un’aria asciutta, pura e vulnerabile, è interamente registrata dal vivo.

 

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