Nasce sull’onda positiva del festival di Firenze il Milano Rock.
Nell’immenso parco dell’Expo, la tre giorni meneghina ospiterà come headliner gli Imagine Dragons, The National e i 30 Second To Mars.
Colpa anche del periodo non molto prolifero di band presenti in Europa a inizio settembre, il cartellone della manifestazione presenta solo 3 band per giorno.
Sono il gruppo inglese The Vaccines che hanno l’occasione di aprire questa prima edizione e di esibirsi sotto al sole: il gruppo riesce a sfruttare al meglio il minutaggio a loro disposizione presentando al numeroso pubblico già presente ben 12 brani del loro repertorio puntando soprattutto sui brani più conosciuti.
Ed è proprio dopo l’esibizione del gruppo inglese che dal cielo inizia a cadere una fitta ed incessante pioggia condita con qualche fulmine che costringe gli organizzatori a tagliare lo show dei fortunatissimi Måneskin, che dopo 45 minuti di ritardo sulla scaletta, sono riusciti a farsi asciugare un angolino di palco da dove hanno scaldato il pubblico zuppo con una carellata di cover variegate quali Let’s Get It Started dei Black Eyed Peace senza però dimenticarsi delle loro uniche canzoni scritte quali Chosen e Recovery. Ma non importa molto quali e quante canzoni loro stiano suonando, perchè il pubblico di giovanissimi presenti gli acclama come delle vere e proprie rock star accrescendo il loro status di gruppo arrivato.
Grazie al sacrificio della band toscana, Milano Rock riesce a non perdere troppo tempo a causa dell’incessante pioggia che dalle sette colpisce l’area di Rho, riuscendo a far salire sul palco gli Imagine Dragons in orario perfetto e a dare il via ad una fantastica serata, che da tragica svolta subito in memorabile.
La band di Las Vegas ha tutto per fare un ottimo concerto: un numero impressionante di successi ultra sponsorizzati in radio, un led wall gigantesco e un grande pubblico che canta tutte le loro canzoni.
Dan Reynolds si presenta a petto nudo con uno striminzito paio di pantaloncini direttamente sulla punta della passerella del palco per cantare Radioactive, singolo rock che ha spazzato via le precedenti regole delle classifiche di Billboard, per entrare nella storia delle rock song del nuovo millennio.
Qualche divagazione sulla necessita di tornare all’amore umano, e via con le loro hit di natura pop rock, con fan mascherati dietro i loro impermeabili e sempre pronti a saltare accanto ai loro ritornelli. Si salta anche quando escono i coriandoli con Walking The Wire, meno quando con Demons si parla di esperienze vissute male e problemi depressivi che si lasciano alle spalle.
Gli assoli di chitarra e la cover dei Police incamerano il loro spirito in parte anche un pò retrò, condito però anche da un risveglio indietronico che sancisce la vicinanza con chi è venuto a vederli e appartiene alle giovani generazioni. C’è n’è per tutti i gusti, direbbe qualcuno, anche se gli Imagine Dragons hanno stavolta seriamente cercato di dare il loro meglio, con stavaganza solita ma anche con stile e presenza fisica.
Vi lascio alle foto della serata.
Grazie a Live Nation per l’ospitalità
Foto e testo a cura di Stefano Cremaschi.
Imagine Dragons
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Maneskin
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