Vasco Brondi a marzo ha partorito un nuovo disco Un segno di vita.
Scritto da Vasco Brondi, “Un segno di vita” è un disco figlio della volontà di raccontare la contemporaneità, senza mai dimenticare la scintilla di eternità che deve esserci in ogni cosa. Questo disco è popolato da persone, alberi, laghi e vulcani, tutti incontrati durante il corso delle sue sessioni di scrittura – Ci sono le città ma anche le montagne, le colline, la cascate, i laghi, il mare, le strade tortuose, i viali, le stelle e i fanali delle macchine – racconta il cantautore.
La novità di questo album si può scorgere a partire dalla musica e dalle produzioni che lo compongono, che segnano un nuovo tassello per quanto riguarda il percorso artistico del cantautore, sempre propenso ad evolvere e allargare i confini della sua musica. Vasco Brondi per questo nuovo viaggio musicale sceglie infatti dei compagni di viaggio d’eccezione: hanno contribuito alla ricerca del sound perfetto per questo disco produttori e musicisti del calibro di Federico Nardelli, Matteo Cantaluppi e Federico Dragogna, eccellenze nel panorama musicale contemporaneo.
Più del resto, in “Un segno di vita” si possono scorgere tanti fuochi, che possono distruggere o illuminare, bruciare o scaldare. Le canzoni che lo compongono sono fatte di ritornelli cantati forte, della vita di Vasco Brondi degli ultimi anni e degli incontri che sono stati tradotti in musica.
Questo disco rappresenta per il cantautore l’inizio di un nuovo percorso rispetto a quello che lo ha condotto fino a qui – “una strada che non conosco, ma percorrendola la costruisco” – e da queste canzoni è nato un album che tocca sonorità e territori inesplorati. Nel diario di lavorazione conclude dicendo che approcciarsi alla scrittura di un nuovo disco “è ogni volta come togliere uno strato ulteriore e andare più nel profondo, avvicinarsi al nucleo incandescente della Terra e di noi stessi e vedere cosa succede, condividerlo con gli altri”.
In “Un segno di vita” il cantautore ha arricchito le canzoni di suoni e umori presi a diverse parti del mondo, nei brani che lo compongono si percepisce la contaminazione delle letture – diverse, da Roberto Bolaño a Pasolini, passando per Grazia Deledda e Amelia Rosselli – e dei viaggi tra Val D’Aosta, Canarie e deserto che hanno scandito le diverse fasi di scrittura di questo disco.
Ieri sera la prima data sold out a Bologna .
Le foto le potete vedere qui sotto.
il tour proseguirà il 14 aprile a Milano (Magazzini Generali – SOLD OUT), il 16 e il 17 aprile a Roma (Largo Venue – SOLD OUT), il 18 aprile a Napoli (Duel Club), il 19 aprile a Cosenza (Unical), il 24 aprile a Senigallia (Mamamia), il 26 aprile a Perugia (Urban), il 4 maggio a Bologna per una seconda data (Estragon), il 7 maggio a Torino (Hiroshima – SOLD OUT) e, infine, l’8 maggio (SOLD OUT) e il 9 maggio a Milano (Magazzini Generali).
Un ringraziamento particolare a IMARTS per il gentile invito
Foto di Carlo Vergani