La psichedelia non è mai stata così dolce.
I Deerhunter (qui nella foto di repertorio del nostro Carlo Vergani al festival di Nortside del 2018) inaugurano la stagione della rassegna Music is my Radar di Radar concerti, una rassegna che gli altri ci invidiano e che a Milano porta tra giugno e luglio nomi importantissimi come Kamasi Whasington e Asap Rocky.
Per la preview, dunque, spazio all’eclettismo di un gruppo che è “nel meglio della carriera”, un gruppo che cavalca l’onda della psichedelia progressiva e lucida, con una giusta dose di attualità corrosiva che li rende ancora più protagonisti. Li guida quel santone illuminato di Brandon Cox, un maestro della performance spiritual ambient punk, vestito secondo gli schemi di un amante del beaux arts hippie. Tanta carne al fuoco, tra accenni lisergici, keyboards che segnano il passo con avamposti seventies, e chitarre stridenti. Si volteggia con i Deerhunter e i dettami del loro ultimo lavoro, sino alla cavalcata che sul finale riversa sul pubblico mai stanco la bellezza di una canzone come Monomania.
E prima? Prima c’e tutta la forza di un gruppo maturo, che porta sul palco il sax e la costruzione di una musica della post-verità, e che inizia col baluardo delle note di Cryptogams. Si procede poi con la forza espressiva di un Cox dedito al culto della psichedelia, mentre saluta i milanesi ricordando Ettore Sottsas e facendoci capire quale background accoglie lui e il suo gruppo. Una band attuale, dicevamo, che lo è ancor di più con la splendida What Happens to People?, mai così vera in un Paese cheda lunedì scorso non riconosce più la strada maestra.
Bisogna accennare anche al futuro, allora, con le chitarre di Futurism e la pazzia di Helicopter, perchè per i Deerhunter non sono confusione a caso, ma identità musicale personale e tanti stili musicali in una cornice che pesca da Brian Joneston Massacre e va in una direzione ben precisa.
E’ la pazzia del secolo che attanaglia la nostra epoca, spalmata in acidi che sono le note dei dolci Deerhunter.
Grazie a Radar Concerti
Andrea Alesse