LAGS, la recensione di Soon

LAGS

Soon

To Lose la track/Fuzzy Cluster Records

 

Bentornati Lags. Ho da dirvi innanzitutto questo, perché il vostro sudore e la vostra passione, che etichettare vera è per me dire poco, sono un esempio da seguire.

Non ci interessa lo stile che va per la maggiore, non ci interessa la recensione di turno, ma a noi interessa solo suonare. E farlo bene. È questo che sembrano dirci i Lags con il loro nuovo disco, evocativo sin dal titolo, con quel Soon che invita a fare presto. Fate presto, contro l’accelerazionismo del capitale e della sua disumanità, e ascoltate i pezzi tirati di un album che è un segno di maturità post-hc e di irruenza propositiva.

Attivi dal 2013, i romani sono una crasi perfetta tra Fugazi (sentite subito la voce in Knives and Wounds) e Action Dead Mouse, passato e presente di un genere immortale che loro interpretano con emozione e passione, oltre che il giusto nervosismo di brani come Showdown.

Non manca una carica emotiva suggestiva, come nei riverberi della voce di Echoes in stile Taking Back Sunday, con il buon Andrew Howe (mio concittadino famose, sempre forza amarantoceleste) che corre veloce anche ai pedali della batteria. Una dose di american hc style non guasta, per gustarsi un album che amplifica bassi potenti e preziosi in The Bait, sempre con in testa un lavoro minuzioso e una giusta dose di coraggio. D’altronde, come visibile nella bella copertina di Alberto Becherini (che diventa un poster dentro al disco) siamo tutti in equilibrio, sopra strade tortuose che ricordano chitarre alla Leute,

Profondi a modo loro, i Lags sfornano una gran prova corale, con attacchi di ritmo seventies in Magic Bullet che diviene subito il pretesto per una cavalcata che ci ricorda i bei tempi dei capelli fluidi alla At The Drive In, con ritmi secchi che diventano attrazione pura nel ritornello da cantare insieme in Second Thoughts. Sofferenza e dedizione, in una canzone di altissimo livello, che ci regala i migliori Lags sentiti sin ora, insieme alla presa di posizione emo-core di I Still Rememeber, brano che trasuda emozioni e nostalgia. Quella positiva e che ci fa andare avanti.

Con la passione si va lontano e noi tifiamo Lags (e rivolta, quello sempre, ma è un’altra storia).

 

Andrea Alesse

recensioni@thefrontrow.it

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo sui tuoi canali social!

POSSONO INTERESSARTI...