La provincia musicale e ruggente di Atipico Festival

Se vi dicessimo Savigliano, probabilmente in pochi saprebbero collocare la città sulla cartina d’Italia. Eppure in questo comune in Provincia di Cuneo, famoso per l’Alstom (una delle principali industrie produttrici di treni) e per la una Fiera della Meccanizzazione Agricola, da qualche anno si svolge uno dei festival musicali indipendenti più interessanti: l’Atipico Festival.

Quest’anno, la manifestazione si è svolta nel secondo fine settimana di giugno ed ha visto sul palco due nomi decisamente famosi: Dargen D’Amico e Myss Keta, un volto emergente, Chiello, e tanti giovani ambiziosi ed interessanti. Alcuni a km0 (Sugar e Regno_), altri provenienti un po’ da tutta Italia (piazzabologna, CaroWow e Decrow), ma tutti insieme hanno formato una line-up varia e piacevole, che ha raccolto un folto pubblico (circa 3mila spettatori per lo show di Dargen d’Amico).

«Atipico – spiegano i responsabili – è organizzato da Fucos un’associazione nata sulle orme dell’esperienza maturata dalla Consulta Giovani della Città di Savigliano negli ultimi anni. Con gioia e dedizione ci impegniamo nell’ideazione, progettazione e realizzazione di eventi ludico-culturali volti a contribuire alla valorizzazione del nostro territorio e ad ampliarne l’offerta, soprattutto per il pubblico più giovane. A contraddistinguerci sono la laboriosità, l’amore per la comunità e la volontà di mettersi in gioco».

dargen d'amico

Ma spendiamo un qualche parola sugli artisti che si sono esibiti. Partiamo dall’headliner  Dargen D’Amico, che ha portato la sua musica solo apparentemente scanzonata. I suoi testi sono intensi e regalano messaggi di impegno militante. Pur non pronunciandola direttamente è parso chiaro il suo riferimento alla situazione in Palestina, ma del resto Onda Alta, dietro un ritornello orecchiabile, racconta storie di migranti e di bambini che non diventeranno mai adulti.

Interessante la proposta di Chiello, che proprio in questo periodo è uscito con Ruggine, un featuring con Mace e Coez. Sul palco ci sa stare e se dovessimo collocarlo (al di là delle scelte musicali), potrebbe essere una versione moderna di Vasco Rossi e Gianluca Grignani. Insomma un bello e dannato, sornione e “fumato”, che piace alle ragazzine ed il suo successo crescente lo sta a confermare. Nessun concerto per Myss Keta che ha, viceversa, scatenato un djset fino a tarda notte.

Dicevamo di artisti a Km0 ed allora meritano una menzione i Regno_, band emergente di Bra, che propone un onesto sound anni  ’80,  ricco di distorsioni, sintetizzatori, elettronica ed anche vocoder. Farà parlare certamente di lei anche Sugar, musicalmente forse un po’ acerba, ma con entusiasmo da vendere.

Chiudiamo la carrellata con le ultime tre esibizioni. I piazzabologna sono una fusione tra musicisti con percorsi molto diversi. Il loro mix è divertente, perché regala brani autografi, ma anche cover-meshup (Notte prima degli esami di Venditti). Sul palco sale il dj e alcuni musicisti mascherati, per proteggere l’anonimato. Sulle piattaforme online già spopolano, manca probabilmente un “click” per vederli su palchi famosi. CaroWow, all’anagrafe Carolina da Milano è stata forse la più matura tra le proposte di Atipico. Potrebbe essere lei una delle novità dei prossimi anni. Gli ingredienti ci sono tutti, d’altra parte lei stessa si definisce un’assoluta novità per lo scenario italiano attuale. Non a caso è già sotto contratto con Virgin Records e Universal Music Italia. Chiudiamo con Decrow, un’italianizzazione di The Crow. Certamente sul palco si fa notare ed il pubblico lo segue. Si tratta sostanzialmente di una proposta emo-gothic, che non è probabilmente molto commerciale, ma in fondo nel mondo musicale non c’è spazio per tutti? Intanto ai piedi del palco si sono visti tanti ragazzi con i capelli corvini, pallidi ed emaciati, pronti ad applaudire brani convenzionali, ma anche cover decisamente inusuali, quali la rivisitazione in chiave punk di Sere Nere di Tiziano Ferro.

decrow

Ringraziamo l’organizzazione di Atipico per l’accoglienza.

Foto e articolo per gentile concessione di Vincenzo Nicolello.

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atipico festival 2024 - (c) Vincenzo Nicolello

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