Iron & Wine and Calexico al TRI-P music Festival, il racconto del live alla Triennale

Samuel Ervin Beam, in arte Iron & Wine, e, Joey Burns, leader e chitarra dei Calexico, sono due facce della stessa medaglia. Due eclettici del folk trapiantati in quest’era buia e in quest’aria torbida, di inizio di un’era globale dove l’acelerazionismo mina gli avamposti della loro musica.

Atterrano in una calda sera di mezza estate alla Triennale di Milano, luogo dell’arte d’eccellenza in cui è proprio la loro arte a brillare, nel giardino reso vivo dal palco del TRI-P music festival, al terzo e acclamato live della sua rassegna 2019.  

Diciamolo subito, sono passati 14 anni da quando ci fu il loro live milanese, e sono 14 anni di cambiamenti e nuove sfide, di un mondo che se raccontato con la loro musica fa un po’ meno male. Ci mettiamo comodi nel prato e inziamo a sentire il calore della musica fatta con un rumore interiore, e non con il frastuono dei tempi.

Aria rilassata e bicchieri di vino (calici per l’esattezza) sul palco da sorseggiare piano, col folk rock nell’anima  e le ballate rese vive da canzoni senza tempo. La divisa da maledetti della provincia del North carolina, cappello cowboy e giacchetto jeans, rende tutto più vero, mentre sul palco si alternano echi di folk -blues e world music riletta con gli occhi della polvere del deserto Usa. Una tromba, ma anche fisarmonica e organo, con violoncello e batteria a far da collante ad uno show che mette insieme due avamposti di teatralità musicale e di spiritualità.

Iron & Wine, hipster prima della moda rilegge i suoi testi con l’aiuto dei compagni di avventura in studio e in tour, stravolgendo positivamente canzoni storiche come Boy With a Coin, il tutto per essere più avvincente e meno indie, ma con un gusto sempre pieno di significati. Gli fa eco quel  Burns, che in brani come Flores y Tamales (bello il richiamo al distrutto Venezuela mentre l aggiù va in scena l’enensimo black out indotto da chissà quale piano internazionale) e Sunken Waltz condivide la sua storia con meno enfasi country e più stupore familiare. E si, perché Iron & Wine e Calexico sono ora una famiglia, di quelle allargate e felici che piacciono a noi, senza invidia e sotterfugi, ma dense di classe e storia.

Il TRI-P music festival versione estiva in Triennale (dopo i precedenti live di Bird e Tinariwen), ahimè, finisce qui, con un ultimo bis affidato alla leggiadria di Years To Burn, titletrack del loro disco, a spasso tra le epoche storiche per ricordarci di come sia importante fare le cose con lentezza.

Ci vediamo però il 2 settembre al Teatro degli Arcimboldi per TRI-P OFF, con il grande Mike Patton.

Grazie a Ponderosa Music & Art

 

recesnioni@thefrontrow.it

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