Gli Sviet Margot sono una band romana attiva da molti anni, caratterizzata da una sensuale voce femminile, cristallina, a tratti lirica e grintosa, su una base musicale energica e frizzante, che si esprime nel genere Pop Rock ed ammicca al Jazz, al Progressive e al J Rock e che ha diviso il palco con importanti nomi internazionali come Poets of the Fall, Guano Apes e The 69 Eyes.
La band, che ha condiviso il palco con importanti nomi internazionali come Poets of the Fall, Guano Apes e The 69 Eyes, ha all’attivo tre album: “Spiriti di Luce” (2013), “Glance to Infinity” (2016) e “Into the Badlands” (2023). Il singolo “Calore” (dall’album “Spiriti di luce”), è stato scelto dalla Warner Records nel film prodotto dalla 20th Century Fox “Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato”.
Si intitola “Distante da chi” il loro nuovo singolo, una canzone sognante e orecchiabile, con una linea melodica accattivante e un ritornello molto emotional, dedicato a tutte le persone che si sentono sole perché incomprese, e quindi distanti dagli altri. È un esortare a non aver paura anche se ci si sente soli, perché nella città degli angeli, dove splende sempre il sole, la solitudine ti sarà comunque amica e la cosa più importante è saper volare.
Ciao ragazzi e benvenuti su The Front Row. Raccontateci un po’ di storia della band: chi sono i fondatori ufficiali, quando è nata la band e com’è nata l’idea?
La band si è formata dall’incontro di Alessandro Galizi che suonava il basso da quando era teenager con me, Tiziana Giudici, che suonavo il pianoforte da piccolina ma che mai volevo salire su un palco. Da piccola ero così timida che evitavo anche di partecipare alle recite scolastiche dove fai solo l’albero… Alessandro, possiamo dire, che mi abbia praticamente costretto a cantare, avendo visto in me potenzialità inespresse. Comincia quindi a studiare canto lirico che ho fatto per 8 anni e poi un anno di Jazz.
Tiziana Giudici cantate, autrice compositrice, e Alessandro Galizi bassista, autore, compositore e arrangiatore siamo i membri ufficiali e storici della band romana nata nel 2006; all’inizio suonavamo nei locali di Roma cover di generi vari, tra cui Tori Amos, The cure, Depeche Mode, Coldplay e tanti altri, ma anche del Jazz e Musical. Successivamente abbiamo iniziato a comporre musica e abbiamo ufficializzato il nome attuale con l’uscita del nostro primo album nel 2013 “Spiriti di luce”.
Parlateci un po’ del nome della vostra band: come nasce e che significato ha per voi?
Il nome della band si ispira in parte all’universo degli Anime giapponesi, in particolare alla sexy e determinata donna di Lupin III, Margot. Sviet invece è una translitterazione dal russo e dall’ucraino che vuol dire “universo, luce”, quindi il nostro nome vuol dire “universo Margot”, e credo che dica già molto di noi!!
Siamo due facce di una stessa medaglia, da una parte introspezione e ricerca e dall’altra vitalità e brio.
Presentatevi a chi non vi conosce: descriveteci il vostro sound e a quali gruppi e generi vi ispirate maggiormente. Tralasciando il solito discorso “non ci piace essere catalogati in un genere preciso”, in quale movimento/genere vi collochereste?
Ci piace esprimerci nel genere pop rock elettronico e J rock, con brani sempre chiaramente identificabili ed associabili a noi, in particolare per le sonorità e le atmosfere, e melodie molto orecchiabili.
I gruppi che ci piacciono sono sicuramente The Cure, Depeche Mode, Machine Gun Kelly, Blink 182, Baby Metal, e tanti altri, ma ogni album si ispira alla musica che gira al momento della composizione per essere sempre aggiornatissimi sulle sonorità e sulle atmosfere.
Caratteristica della band sono: la voce di Tiziana Giudici che nasce come cantante lirica e che porta nel rock alcuni aspetti dei suoi studi musicali, e il basso di Alessandro Galizi che già da solo crea armonie e canzoni.
Siete al lavoro su un nuovo album o lo state per pubblicare? Se sì, parlatecene un po’ altrimenti come descrivereste l’ultimo lavoro che avete realizzato e cosa possono aspettarsi gli ascoltatori dalle vostre canzoni?
“Into the Badlands” è il nostro terzo album uscito a fine aprile 2023. Ha 13 tracce che nascono dal desiderio di sperimentare tra un potente pop elettronico e qualche richiamo hard rock di ispirazione manga/anime giapponese; con voce femminile che spazia tra pop leggero melodico, a volte più ritmico con parti liriche.
Come la vita che è piena di alti e bassi, di momenti allegri e momenti duri, di attimi di velocità e attimi di riflessione, questo album è un’alternanza di brani ora energici ora intimi, luci e ombre che si susseguono per poi convergere verso un unico luogo: le Badlands … per noi, simbolo ideale di quel campo di battaglia che può essere la nostra vita, battaglia che possiamo sdrammatizzare con il nostro spirito e la nostra musica.
Da questo album abbiamo tratto 7 singoli e 7 video che abbiamo lanciato tra il 2021 ed oggi: Tales & Tales, All I Need, Limitless Change, Hope in Fire, Crystal tears, Into the Badlands, Distante da chi.
Distante da chi è uscita il 27 ottobre, la settima canzone, e si badi bene che 7 è un numero angelico, magico…
Abbiamo già in progetto di fare alcune canzoni che vedono oltre alla voce di Tiziana anche la simpatica presenza del cantante dei Prophilax Fabio Pinci; nel 2024 vedrà la luce un nuovo album che ci vede impegnati in una nostra libera interpretazione e completa rielaborazione di brani degli anni Ottanta, più alcuni brani nostri di nuova realizzazione seguiteci!! Il sound si adeguerà ai trend del momento, per essere sempre sulla cresta dell’onda!
Ora parliamo della vostra discografia e carriera: qual è stata la prima cosa in assoluto che avete mai registrato, cosa avete inciso fino ad oggi e quante esperienze dal vivo avete avuto?
Abbiamo 3 album all’attivo il primo in italiano dal titolo “Spiriti di luce”, il secondo in inglese “Glance to infinity” e il terzo in inglese con frasi in giapponese “Into the badlands” uscito a fine aprile 2023. Dal secondo album abbiamo tratto un paio di video in grafica di animazione, come sono in grafica di animazione anche due brani in italiano Scintille sulle labbra a Alaska, molto simpatici.
Abbiamo avuto belle esperienze anche all’estero che ci hanno regalato forti emozioni. Ricordiamo al riguardo il Faine Misto festival tenutosi in Ucraina, i nostri live in apertura della band Poets of the fall, che ci ha visti impegnati a Minsk, San Pietroburgo e Mosca dove abbiamo suonato anche in uno dei locali più grandi di europea lo Stadium di Mosca.
Altro bell’evento è stato suonare sul palco di radio Deejay a Riccione a Ferragosto per un contest organizzato dalla radio… un mare di gente!
Live in radio sia in acustico che con la band al completo, dove sei in diretta e registrati, andateveli a vedere sul nostro canale YouTube!!
Quale vostra canzone consigliereste a chi non vi ha mai sentiti?
Suggeriamo Alaska e Tales&tales se avete voglia di divertirvi, Distante da chi se siete malinconici e volete trovare la spinta per lontano da chi non vi capisce, Limitless change se avete voglia di esprimere il vostro dolore, Into the badlands se avete voglia di riscatto e spaccare tutto.
All I need per correre, Crystal tears per sognare e farvi coccolare da melodie morbide e avvolgenti anche un po’ jazzate. Twister from reality se volete riempire il vostro cuore di emozioni che si susseguono vorticose come un tornado. Abbiamo canzoni che richiamano così tante emozioni che dove ascoltarle tutte e vedere quale più vi piace, colpisce.
Qual è finora il momento più bello e/o importante da quando siete una band?
I live di Minsk, San Pietroburgo e Mosca dove abbiamo suonato di fronte a migliaia di persone che ci acclamavano con forte entusiasmo e calore, il pubblico mi ha così emozionata che a rivedere i video mi vengono ancora le lacrime agi occhi.
Chi è il principale compositore del gruppo? Usate qualche metodo per assemblare tutte le idee che vi passano per la testa?
Alessandro Galizi, che è sempre carico di idee ed è un bravo arrangiatore.
Una linea di basso creata da Alessandro evoca per esempio il ricordo di una sensazione, di un’esperienza o di immagini che semplicemente vengono richiamate dal mio animo, le linee melodiche mi si formano in testa insieme ai testi, il tutto poi subisce un processo di razionalizzazione al fine di cercare di evocare emozioni anche in chi ci ascolta.
Parlateci un po’ dei vostri testi: chi è il songwriter principale e quali sono gli argomenti che preferite trattare? E poi, meglio la lingua inglese o italiana?
Sono io Tiziana, i testi come ho detto prima nascono dal flusso creativo ed emotivo evocato dalla linea della voce e del basso, sono come visioni, immagini di ciò che stiamo vivendo al momento della composizione. I temi trattati pertanto sono davvero vari, ogni canzone è un mondo a sé stante! Tanti mondi tutti da scoprire, come i nostri video le cui sceneggiature, scritte sempre da me, rappresentano le immagini che riporto nei testi.
L’inglese è più semplice da plasmare per diventare un testo di una canzone, ma l’italiano più melodico a volte più emozionale, non è un caso che Distante da chi sia l’unico brano in italiano del nostro terzo album, e che il nostro primo lavoro fosse in italiano. Ci piace scrivere sia in italiano che in inglese, dipende dal periodo.
Quant’è importante per voi l’attività live di una band e quant’è determinante, secondo voi, la presenza scenica e perché?
È importante e divertente, ma sicuramente se vuoi farti ascoltare nel resto del mondo devi avere video da far vedere su YouTube.
Quanto conta, secondo voi, il look di una band al giorno d’oggi? Voi avete un vostro “dress code” oppure salite sul palco come capita?
Abbiamo dei dress code che si trovano anche ni nostri video, ci piace molto lo stile giapponese e orientale sia nei video che sul palco. Non lasciamo nulla al caso, trucco, abiti, cappelli strani, occhiali sci-fi e ti dirò che è anche la parte ultra-divertente del fare musica, espressione creativa anche quella di scegliere abito e trucco giusti per ogni canzone.
Cosa possono aspettarsi i ragazzi che vengono ad assistere ad un vostro show?
Divertimento passione, cambio di abiti, di occhiali e di cappelli su ogni canzone perché vale quanto ho detto poco prima, ad ogni song il suo look.
Ultima cosa: lasciate un breve messaggio di saluto che possa anche convincere le persone ad ascoltarvi.
Auguriamo a tutti di non smettere mai di sognare, non smettere mai di ascoltare e fare musica.
Il Rock e la musica ci donano lo spirito per affrontare tutte le difficoltà!
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Ciao da Tiziana Giudici e Alessandro Galizi Sviet Margot
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