Il piano di Kandace Springs incanta il Blue Note

Se le strade del jazz, del blues e del pop corrono per lo più in parallelo, non è affatto raro che i loro tracciati s’intersechino e si congiungano in un unico, e generalmente piuttosto intrigante, tratto.
Da qualche tempo una di queste intersezioni porta il nome di Kandace Springs: la giovane cantante, pianista e compositrice di stanza a Nashville che già dal suo album d’esordio  fa parte degli artisti della prestigiosa etichetta Blue Note.
Due i suoi padrini d’eccezione: Prince che, ancora ignota, nel 2014 la volle a sul palco di Paisley Park per i 30 anni di “Purple Rain”. E Daryl Hall, che nel 2015 l’ha invitata ad una delle fortunate session web live con giovani talenti e grandi star dal suo locale vicino New York, i “Live from Daryl”s House”.

Sul palco del Blue Note Kandace Springs ha presentato l’album The Women Who Raised Me (2020) un tributo a tutte le voci femmilili che sono state determinanti e influenti nella sua carriera.

Kandace Springs nasce a Nashville in Tennessee nel 1989. Cresciuta con il mito di Nina Simone, Kandace si avvicina alla musica anche grazie al padre Scat Springs, che durante la sua vita fa da parte del coro di un’incredibile gamma di artisti, come Aretha Franklin, Donna Summer e Michael McDonald.

Kandace si trasferisce a New York e inizia a lavorare in stretta collaborazione con i produttori Carl Sturken e Evan Rogers, menti creative dietro a molti degli album di Rihanna e Christina Aguilera.

La cantante statunitense firma un contratto con la leggendaria Blue Note Records e nel 2014 pubblica il suo EP di debutto, Kandace Springs, che la porta ad esibirsi live per diversi programmi televisivi, tra cui il Late Show con David Letterman, Jimmy Kimmel Live! e The Tonight Show Starring Jimmy Fallon. Sempre nel 2014 viene notata da Prince grazie ad una cover di “Stay With Me” di Sam Smith e viene invitata personalmente dal l’iconico musicista ad esibirsi con lui a Paisley Park.

Per Soul Eyes del 2016 collabora nuovamente con Sturken e Rogers, ma anche con Larry Klein, responsabile di Strange Cargo, imprint della Universal Music Group, e collaboratore di grandi artisti come Bob Dylan, Peter Gabriel e Lindsey Buckingham. L’album rispecchia tutte le influenze artistiche di Springs senza però essere derivativo, infatti il grande punto di forza di Soul Eyes è l’innata capacità della cantante di affermarsi tra i grandi della musica soul già con il primo LP.

Due anni più tardi esce un nuovo progetto, Indigo, che annovera la collaborazione del trombettista Roy Hargrove per la traccia “Unsophisticated”. L’album viene definito dal JazzTimes come «una eccezionale prova di meno-è-meglio per la maestosa voce di Kandace Springs». Grazie ad un fortuito incontro con la celebre cantante jazz Norah Jones, Kandace prende coraggio e decide di misurarsi con un album di cover delle più iconiche cantanti della storia: da Ella Fitzgerald a Nina Simone, da Billie Holiday a Lauryn Hill. The Women Who Raised Me viene pubblicato nel 2020 preceduto dal singolo “Pearls”, rivisitazione del brano di Sade.

Si ringraziano Giulia Colombini e Claudia Cavalieri di ABGPR per il graditissimo invito.

Foto della serata a cura di Ferdinando Bassi.

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