Il traffico Emiliano ieri era in tilt, strade bloccate un po’ ovunque sulla tratta che dal basso mantovano, passando per Modena, si dirigeva in Via Stalingrado a Bologna. Lo stesso “traffico” lo troviamo nella lunghissima fila d’accesso all’Estragon, sold-out da settimane per l’attesissimo concerto di Paul Weller, nella seconda data del tour italiano.
Paul Weller, 65 anni e non sentirli! Voce cristallina, lisci capelli color platino, una semplice t-shirt bianca su pantalone scuro e fascino da vendere a palate.
1 ora e 45 di spettacolo puro, un concerto tiratissimo, senza interruzioni teatrali e pochi dialoghi. Si percepiva la voglia di travolgere il pubblico in un infinito abbraccio estatico e ci è riuscito senza alcun inciampo. Un concerto perfetto in cui ha dato ampio spazio ai suoi album più recenti, lavori che hanno preso vita durante le famose clausure sanitarie, On Sunset (2020) e Fat Pop (Volume 1) (2021) senza tralasciare brani storici della sua lunga carriera, sia solista che da leader prima dei Jam e poi degli Style Council. Scenografia semplice e senza clamori perché a farla da padrone a Bologna è stata la Musica, quella vera.
Lo spettacolo inizia con Cosmic Fringes che fa muovere teste e corpi a ritmo di funky, si passa poi a My Ever Changing Moods (Style Council) tra l’ovazione degli astanti e cellulari che iniziano a farsi spazio sulle nostre teste. Passa quasi in sordina la mancanza del brano più famoso di Weller solista You Do Something to Me.
Weller si muove elegante tra chitarre e pianoforte, accompagnato da sax e flauto traverso di Jacko Peake (applausi per lui), percussioni, acustica e voce di Steve Pilgrim, chitarra del fedele Steve Cradock, il tutto arricchito dalla presenza di musicisti che completano con maestria un palco di spessore storico e di alta qualità.
Nonostante un caldo pesante e poco ossigeno, il pubblico si diverte, balla, canta, applaude, è felice.
Ci auguriamo tutti, un suo ritorno celere sui palchi italiani. Per ora approfittate della data di Roma questa sera e domenica a Jesolo.
Immenso The Modfather, grazie!
Questa la setlist della serata:
Cosmic Fringes
My Ever Changing Moods
I’m Where I Should Be
That Pleasure
Old Father Tyme
Headstart for Happiness
Jumble Queen
Stanley Road
Glad Times
All the Pictures on the Wall
Hung Up
Fat Pop
Village
More
Saturns Pattern
Shout to the Top!
Above the Clouds
Into Tomorrow
Start!
Peacock Suit
–
On Sunset
Broken Stones
Wild Wood
Rockets
–
Town Called Malice
Ringrazio Barley Arts
Live Report Na/Ste – Foto Carlo Vergani
Paul Weller
Ailbhe Reddy