Inutile negarlo, sembra che ci sia una maledizione che vuole far piovere ad ogni edizione del Home Festival.
L’anno scorso abbiamo dovuto rinunciare a Liam Gallagher (oltre che ad altri validissimi artisti), mentre per questa seconda giornata di festival le esibizioni si sono svolte tutte malgrado la pioggia incessante. La giornata era decisamente piena di appuntamenti, addirittura troppi per un giorno solo. Dai Mellow Mood band reggae Pordenonese in attività da più di 10 anni e diventati di fama internazionale in brevissimo tempo. Jack Jaselli ormai un fedele dell’HF. I Ministri che ancora una volta hanno dimostrato di essere amatissimi dal pubblico dell’Home Festival, riempiendo il tendone del Sun 68. Così come era attesissima la reunion dei Prozac + che come da previsione ha ottenuto un enorme successo.
Ma i due concerti più attesi erano quelli nel main stage. Iniziano gli Incubus che con il loro nu-metal hanno fatto saltare il foltissimo pubblico, proprio nel momento in cui le nuvole sembravano voler scatenare tutta la loro ira. Brandon Boyd scatenatissimo sul palco, non si è risparmiato e la band ha dimostrato, come se ce ne fosse bisogno, di essere tra le migliori in circolazione.
Il cielo sembra aver capito che il pubblico dell’Home Festival non lo si ferma tanto facilmente. Così, proprio prima dell’inizio del concerto dei Prodigy, la pioggia come d’incanto, smette di cadere. Ed inizia la vera festa, un muro di suoni e luci esplode letteralmente, mentre Keith Flint e Maxim corrono incessantemente per tutto l’immenso palco.
La data 2 del festival si può considerare chiusa in attivo. Il pubblico era numerosissimo ed entusiasta. Le previsioni del tempo hanno costretto gli organizzatori a modificare la logistica dei parcheggi, il che ha comportato qualche inevitabile disagio ma nulla di irreparabile.
Vi lascio alle mie foto, in attesa del Day3
Foto e testo a cura di Diego Feltrin
The Prodigy
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Prozac +
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Ministri
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