Quando Dylan scrisse A Hard Rain’s A Gonna Fall, aveva intenzioni ben diverse. Ma se si parla di Home Festival, bisogna mettere in preventivo che sicuramente pioverà. Ed infatti così è andata anche oggi. Il pomeriggio, dove la frase più pronunciata dagli artisti sul palco è stata “oh regà!/ciao regà!” è stato rovinato (solo in parte) da un forte temporale. In ogni caso lo show è andato avanti, subendo un ritardo di circa un’ora. La programmazione della seconda giornata è risultata azzeccata sotto tutti gli aspetti. Lo si è capito fin dalle prime ore del pomeriggio, quando il parterre del mai stage risultava già gremito di ragazzi in attesa dei loro idoli. Ed è Tedua, giovane trapper ligure fisicato e incazzato ad aprire i concerti, seguito a ruota da Noyz Narcos. Rapper romano con una storia alle spalle molto consistente e che conta innumerevoli collaborazioni, tra i quali anche Franco 126. Altro artista romano che si è esibito subito dopo ma che il pubblico ha avuto il piacere di vedere come ospite di Noyz per un brano. Ed è subito dopo la pausa forzata a causa del temporale che i tecnici preparano a tempo di record il palco per Franco 126, che probabilmente ha visto un po’ ridimensionato il tempo per la sua esibizione. Che comunque gli ha dato la possibilità di ricevere l’entusiasmo dei molti suoi fan. Con il passare delle ore si capisce che questa seconda giornata di Home Venice Festival avrebbe riscosso tutto il successo che si merita. È giunta poi la volta di Gazzelle, altro cantautore romano dall’aspetto e dalle movenze molto simile a Liam Gallagher (molto meno nella musica proposta). Si percepisce la sua probabile passione per gli Oasis fin dalla musica di attesa che comprendeva Wonderwall. In ogni caso il suo concerto è stato un successo. Dove ha proposto alcuni tra i suoi brani più famosi, tra i quali Punk e Zucchero Filato. Alle 22 sale sul palco LP. Ed è una parentesi rock internazionale in una giornata che fino a questo momento è stata all’insegna del rap e del nuovo cantautorato italiano. LP si scatena sul palco accendendo l’entusiasmo di tutti. Voce spettacolare, in alcuni momenti quasi lirica. Molto più rock di quanto non possa sembrare dalle sue produzioni discografiche. Propone anche una cover di You Shook Me All Night Long. Più buona nelle intenzioni che nell’esecuzione. La notte è iniziata e con lei ha avuto inizio la parte techno forse più attesa. Sul palco sale la dj Brina Knaus e di fronte a lei è una distesa di teste saltanti. Ma è nulla a confronto dell’artista più atteso della serata. Paul Kalkbrenner, dj tedesco di fama mondiale. Onestamente non c’è molto da dire quando si parla di dj. Nascosti dalla loro enorme consolle, la musica e le luci parlano per loro. Riassunto della giornata: come detto per la prima giornata l’Home Venice Festival ha una location spettacolare e questa seconda giornata ha dato i risultati meritati per organizzazione e sforzi. Il maltempo ha sì causato lo spostamento di alcuni concerti, ma ha sicuramente fatto la fortuna di tutti gli stand culinari presenti nell’area. Giornata 2, voto assolutamente positivo.
Anche per oggi testo e foto a cura di Diego Feltrin
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Tedua