Ghali: in 8mila “battezzano” il primo tour nei palazzetti

Il mondo della musica è davvero pazzo ed imprevedibile. Appena un anno fa (o poco più) Ghali si “accontentava” di piccoli locali per i suoi concerti, cercando di barcamenarsi tra underground e mainstrem. Oggi riempie i palazzetti e scatena la fantasia dei fan, che per lo più sono giovanissimi. Una mossa commerciale azzeccata quella di puntare alle basse fasce d’età, perché significa trascinare nei palasport anche i genitori, in ossequio al detto due piccioni con una fava.

Fatta questa premessa, che potrebbe apparire sminuente nei confronti dell’artista, vi raccontiamo del concerto del Pala Alpitour di  Torino. Si trattava del debutto (dopo la data zero a  di Mantova) per questo tour che si avvale di una produzione eccellente realizzata in collaborazione con due mostri sacri dello spettacolo (Giò Forma e The Perseverance).  Lo show si apre con una sorta di collage fotografico che racconta una difficilissima adolescenza per il trapper italo-marocchino. Poi appare lui, chiuso in una sorta di gabbia, nascosto da un ombrello. Ben presto la malinconia lascia il posto alla sua musica, fatta di abiti firmati (vestito dalla testa ai piedi da Gucci) e colori sgargianti.  

Che dire dell’artista Ghali? Parliamo di un ragazzo che ha coronato un sogno. Non ha una voce pazzesca, ma ha un suo stile che piace. E’ un esponente di quel genere che oggi va tanto di moda tra i ragazzi, ma riesce a fondere la parlata e la musica (che spazia dal reggae al pop) con uno stile molto particolare. I testi sono forti, talvolta da “Parental advisor”, ma d’altra parte cosa potrebbe cantare un ragazzo che è cresciuto nei palazzoni della periferia milanese? La risposta è semplicissima: canta la sua vita… e nello show lo fa con i suoi brani e proponendo un dialogo immaginario con Jimmy, amico invisibile.

Nel ricordarvi la scaletta dello spettacolo, ringraziamo Live Nation, Torino Concerti e BoulevardStory per l’invito.

Lacrime
Optional
Cazzo mene/ Vai tra/ Sempre me
Bugiardi (freestyle)
Pizza kebab
Willy Willy
Mamma
Ora d’aria
Freestyle Salvini
Ricchi dentro
Marijuana
Boulevard
Come Milano/Milano
Dende
Happy Days
Ne è valsa la pena
Peace & love
Zingarello
Vida
Liberté
Habibi

Encore

Ninna nanna
Cara Italia

Foto (in concessione) e testo di Vincenzo Nicolello

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