Tre ore di musica hanno riempito di note il cielo sopra l’Arena della Versilia ieri sera al Cinquale, ripercorrendo 15 anni di carriera del rapper romano in un viaggio nel tempo dai primi mixtape fino all’ultimo QVC 10 pubblicato a dicembre 2023.
Il focus di questo tour è infatti la sua fortunatissima serie di mix tape intitolali “Quello che vi consiglio (QVC)”.
Un concerto potente, crudo, esplosivo che ha acceso l’anima dei quattromila presenti, ce non si sono persi una strofa e hanno cantato ogni singolo brano, dimostrando una passione senza liniti per Davide De Luca (vero nome dell’artista), il cui primo QVC risale al 2009.
“Ci sono tre generazioni di persone qui che conoscono ogni brano”, dice con voce emozionata Gemitaiz al microfono, notando un pubblico fedele e entusiasta che va dai sedici ai 35 anni, uniti dalla passione per la musica e per questo straordinario artista.
Questo viaggio negli anni ci ha permesso di riscoprire brani mai ascoltati finora dal vivo e seguire l’evoluzione stilistica di Gemitaiz, che non solo ha saputo innovarsi e collaborare con i migliori rapper in circolazione, ma è rimasto fedele allo spirito inziale senza mai ripetersi.
Una scaletta di oltre quaranta brani, naturalmente non in versione integrale, con la seconda parte dello show centrata principalmente sul più giovane QVC 10.
Ad accompagnare Gem sul palco il fido producer Mixer T, alias di Flavio Ranieri, con le sue basi che sono gioielli che vale la pena approfondire ascolto dopo ascolto. Un tappeto perfetto su cui scivola il flow incisivo, malinconico, roco e inconfondibile di Davide.
Un viaggio non solo nella carriera del rapper romano ma anche nella storia dell’hip hop italiano. Tanti sono i nomi che hanno collaborato con Gemitaiz nei 10 mixtape spaziando dal rap old school, alle influenze trap, a sonorità più vicine alla musica estera di vari generi.
Nonostante la lunga durata del concerto, Gemitaiz semba caricarsi sempre di più, brano dopo brano, e la parte finale del concerto infuoca letteralmente la platea. Uno spettacolo scarno, senza effetti speciali. Il tavolo del DJ/Producer al centro, uno schermo gigante sullo sfondo a ripercorrere immagini di repertorio e riprese live dello spettacolo. Nelle due brevi pause Gemitaiz cambia semplicemente la maglietta e torna a saltare e rappare più veloce della luce, riempiendo il palco con il suo carisma e la sua simpatia.
Nessun ospite in carne e ossa per questa sera, anche se Gemitaiz ringrazia e omaggia gli artisti con cui ha collaborato su ogni brano. L’unica strofa che viene fatta ascoltare integralmente è quella di Primo Brown, in Vivere pt 2, mentre il suo volto riempie lo schermo gigante sullo sfondo. Un grande e commovente omaggio a uno dei personaggi storici e fondamentali dell’hip hop scomparso 8 anni fa e rimasto figura di culto della scena romana.
Non mancano alcuni dei brani più amati come Davide, Bene e i rapidissimi Veleno 6 e Veleno 7, che lasciano il pubblico senza fiato, seguiti dalla strofa iniziale del brano ormai culto Senza di me (e purtroppo in questa occasione senza Venerus e Franco 126), ma siamo ormai a fine serata e il concerto si chiude con Ciao Baby e Non ti vedo più.
Un concerto schietto e sincero, che ha messo in risalto tutto il talento di Gemitaiz e ha regalato al suo pubblico un’emozione difficilmente replicabile, in attesa, chissà, di una puntata numero 11 di questa incredibile “saga”.
Articolo e foto di Ginevra Baldassari
I nostri ringraziamenti vanno a Greta di Help PR & Media e a Vibe Productions