La carriera dei vincitori dei talent show segue regole quasi sempre costanti Appena si spengono i riflettori della finale inizia una breve stagione di grande mediaticità, che solitamente dura fino all’estate successiva al programma, quando iniziano le selezioni per la nuova edizione.
A queste regole non si è mai sottratto nessuno, ma in pochi sono riusciti a “sopravvivere” alla nuova ondata di talenti che l’industria discografica sforna grazie a questo format televisivo.
Prendiamo per esempio X Factor, che quest’anno è giunto alla 10ª edizione. Chi si ricorda degli Aram Quartet (vincitori nella prima edizione), di Matteo Beccucci (2ª), di Nathalie (4ª), Michele Bravi (8ª) e Gio Sada, trionfatore di 10 mesi fa?
In compenso ci sono le eccezioni e tra queste mettiamo Marco Mengoni, che è passato dalla celebrità all’oblio, prima di ritornare ai vertici dopo la vittoria di Sanremo e rimanerci ormai in pianta stabile.
Poi ci sono Chiara Galliazzo e Lorenzo Fragola, anch’essi sempre alla ricerca della consacrazione definitiva e per finire Francesca Michielin.
La sua vittoria risale al gennaio 2012 e in questo lasso di tempo ha sempre navigato quasi in sordina. Un silenzio interrotto da qualche successo radiofonico, dalla sua partecipazione a Sanremo e all’Eurovision Song Contest.
Secondo i bene informati, la giovane artista veneta è al centro dei progetti discografici della Sony, ma almeno stando a quello che abbiamo visto all’Hiroshima Mon Amour di Torino, ancora stenta ad appassionare il pubblico.
Per il concerto di sabato 15 erano in 300 o poco più gli spettatori: un numero forse un po’ deludente per chi ha avuto una grande visibilità, anche a livello internazionale.
Anche il suo concerto ci ha confermato che probabilmente il palco è ancora un po’ troppo grande per lei, che appare timida e un po’ impacciata.
Siamo d’accordo, i suoi brani non hanno ritmi danzerecci e nemmeno sonorità rock, ma noi abbiamo avvertito una certa mancanza di calore, quella che dovrebbe catalizzare l’amore dei fan.
Dalla sua parte c’è il fatto che è giovane e avrà tempo per maturare, ma non voletecene, se almeno per ora, classifichiamo Francesca come artista da sala di incisione, con buone potenzialità, ancora tutte da far emergere.
Ringraziamo Glenda Gamba e Hiroshima Mon Amour per l’invito
Foto e testo di Vincenzo Nicolello
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