“Non dodici canzoni, ma una sola lunghissima canzone divisa in dodici momenti”
Ieri sera 20 marzo nella splendida cornice del Teatro San Domenico di Crema il Grande Roberto Vecchioni ha dato il via al suo Infinito Tour
L’Infinito, il nuovo album di Roberto Vecchioni, prodotto da Danilo Mancuso per DME e distribuito da Artist First, è stato disco d’oro già a due mesi dall’uscita (9 novembre 2018) con venticinquemila copie vendute (dato FIMI), nonostante la scelta in controtendenza di rinuncia della piattaforme streaming e download.
Il risultato attesta il successo della scelta di resistenza culturale, anche dal punto di vista distributivo, della canzone d’autore ed è un indicatore della necessità di punti di riferimento e messaggi autorevoli in un periodo contrassegnato da precarietà culturale.
Il lavoro discografico racchiude 12 brani inediti, con musica e parole del Cantautore, disponibile in formato CD, in edizione Deluxe arricchita dal saggio “Le parole del canto. Riflessioni senza troppe pretese” e in Vinile Limited Edition.
La distribuzione con mezzi esclusivamente analogici: solo cd e vinile senza piattaforme streaming e download, coerente al progetto discografico, indica la volontà di non trattare la musica come prodotto di consumo veloce, scaricabile con un click, di non decontestualizzare l’ascolto del singolo brano, parte integrante della narrazione che tiene insieme ritratti diversi, da Alex Zanardi a Giulio Regeni, dalla guerrigliera curda Ayse a Leopardi, che l’autore accomuna nell’amore per la vita.
L’album contiene l’eccezionale ritorno sulla scena musicale di Francesco Guccini che, per la prima volta, duetta con Roberto Vecchioni nel singolo “Ti Insegnerò a volare”, ispirato al grande Alex Zanardi.
Due padri della canzone d’autore si rivolgono alle nuove generazioni, in un periodo in cui tutto si dissolve nella liquidità e nella precarietà culturale, invitandole a sfidare l’impossibile. La storia del campione è la metafora della “passione per la vita che è più forte del destino”.
“Questo brano – racconta Vecchioni – si specchia direttamente in quella che è stata chiamata la “canzone d’autore” e che non c’è, non esiste più dagli anni ’70. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera perché là è nato e successo tutto. Là tutto è stato come doveva essere, cioè immaginato, scritto e cantato alla luce della cultura, semplice ed elementare oppure sottile e sofisticata, ma comunque cultura. Forse per questo Francesco Guccini (che ho fortemente voluto nel mio disco per quello che rappresenta, e lo ringrazio ancora di esserci stato), ha scelto di cantare con me”.
Un album manifesto, “non 12 brani – come spiega Vecchioni – ma un’unica canzone divisa in 12 momenti”, in una dimensione temporale verticale che rinvia al tema dalle suggestioni letterarie: la necessità di trovare l’infinito al di qua della siepe, dentro noi stessi.
L’album è il frutto della collaborazione di un team d’eccezione, Lucio Fabbri (produzione artistica): pianoforte, piano elettrico, organo Hammond, violino, viola, fisarmonica, basso elettrico e chitarra elettrica; Massimo Germini: chitarra classica e acustica, chitarra 12 corde, mandolino, bouzouki, ukulele, liuto cantabile; Marco Mangelli: basso fretless; Roberto Gualdi: batteria e percussioni.
Ascoltare i brani del nuovo disco e ripercorrere i classici del repertorio. Roberto Vecchioni è accompagnato dalla “band storica”, costituita da Lucio Fabbri (pianoforte e violino), Massimo Germini (chitarra acustica), Antonio Petruzzelli (basso) e Roberto Gualdi (batteria).
DATE DEL TOUR
Giovedì 21 marzo, Torino – Teatro Colosseo di Torino (adfarmandchicas)
Lunedì 25 marzo, Genova – Teatro Politeama
Mercoledì 27 marzo, Gorizia – Teatro Verdi
Martedì 29 marzo, Foggia – Teatro Giordano
Venerdì 5 aprile, Bergamo – Teatro Creberg
Lunedì 8 aprile, Firenze – Teatro Verdi
Domenica 14 aprile, Udine – Teatro Nuovo Giovanni da Udine
Martedì 16 aprile, Ancona – Teatro delle Muse
Mercoledì 17 aprile, Napoli – Palapartenope
Giovedì 18 aprile, Bologna – Teatro Europa Auditorium
Martedì 23 aprile, Verona – Teatro Filarmonico
Mercoledì 24 aprile, Trento – Auditorium Santa Chiara
Mercoledì 15 maggio, Milano – Teatro Arcimboldi
Lunedì 20 maggio, Roma – Parco della Musica di Roma (Sala Sinopoli)
Nel ringraziare il Management di Roberto Vecchioni ed il Teatro San Domenico di Crema per il graditissimo invito, vi lasciamo ad una selezione scatti della serata a cura di Stefanino Benni