È partito il 24 giugno dalla Cavea dell’Auditorium di Roma il terzo capitolo del tour di Cristiano De André, De André canta De André, con cui il cantautore omaggia il padre in occasione dei 50 anni dall’uscita del primo disco Tutto Fabrizio De André, album che già conteneva le intramontabili canzoni La guerra di Piero, Via del Campo e Amore che vieni, amore che vai.
Queste le prossime date del tour De André canta De André (prodotto da Intersuoni Srl, divisione Booking & Management Unit BMU): domani, 22 luglio, al Castello di Zevio a Zevio (Verona) in occasione di Verona Folk, il 23 luglio in Villa Arconati a Bollate (Milano), il 29 luglio a Verucchio (Rimini) in occasione di Verucchio Festival, il 4 agosto al Trauttmansdorff Caslte di Merano (Bolzano), l’8 agosto a Grosseto in occasione di Festambiente, il 10 agosto al Folk Festival di Carpino (Foggia), il 17 agosto a Marina di Cardedu (Ogliastra) per Rocce Rosse Blues, il 19 agosto all’Anfiteatro di Porto Rotondo (Olbia), il 20 agosto alla Cava Parco dei Suoni di Riola Sardo (Oristano), il 24 agosto all’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati (Macerata) e il 27 agosto a Laigueglia (Savona) in occasione della rassegna Queste Piazze Davanti al Mare.
Cristiano De André, unico vero erede del patrimonio musicale deandreiano, attingerà dall’immenso repertorio di Fabrizio, interpretando sul palco i brani del padre contenuti nei progetti discografici di grande successo De André canta De André – Vol. 1 (2009) e De André canta De André – Vol. 2 (2010) e quindici nuove canzoni non ancora rivisitate, tra cui La Guerra di Piero, Via Del Campo, Amore che vieni, amore che vai, il nuovo singolo Canzone per l’estate, Una storia sbagliata e Il bombarolo.
È accompagnato da una band d’eccezione composta da Osvaldo di Dio, Davide Pezzin (Ligabue) e Davide Devito, con la collaborazione di Max Marcolini (Zucchero) per gli arrangiamenti. La scenografia dello spettacolo è di Violetta Carpino.
È in rotazione radiofonica e disponibile su iTunes Canzone per l’estate (Universal Music), il nuovo singolo di Cristiano De André, reinterpretazione dello storico brano che Faber scrisse insieme a Francesco De Gregori e che inserì nell’album Volume 8 del 1975.
«Quando mio padre e Francesco De Gregori, nel 1974, scrissero questa canzone, contestarono apertamente un modo di vivere troppo convenzionale, tendente all’omologazione delle menti – racconta Cristiano De André – Allo stesso tempo manifestarono l’attrazione per un’anarchia intesa soprattutto come categoria dello spirito. In questo passaggio rivedo il disagio di mio padre, per diversi anni a confine delle due condizioni. Durò poco, fortunatamente, la sua identità libertaria vinse su tutto e lo guidò fino alla fine. Ciò che mi spinge a riproporre questo brano non è solo la volontà di estendere alle generazioni future i suoi insegnamenti, ma anche la convinzione che alcuni paradossi sociali non siano cambiati e che quindi valga la pena continuare a lottare».
È uscita l’autobiografia intensa e sorprendente di Cristiano De André La versione di C. (Mondadori Electa) dove, per la prima volta, il cantautore racconta il rapporto con il padre e con la famiglia, partendo dall’infanzia e portando alla luce un flusso cronologico di ricordi.
«‘De André canta De André’ è un progetto che mi ha permesso e mi permette di portare avanti l’eredità artistica di mio padre – scrive Cristiano De André nell’autobiografia (pag. 183) – caratterizzandola però con nuovi arrangiamenti che possano esprimere la mia personalità musicale e allo stesso tempo donino un nuovo vestito alle opere, una mia impronta. Mi auguro che così facendo la poesia di mio padre possa arrivare a toccare le anime più giovani, a coinvolgere anche chi non ascolta la canzone prettamente d’autore».