Ultimo giro di boa per Birthh al circolo Ohibò di Milano. Un tour che si chiude e un nuovo disco all’orizzonte di cui peraltro ha suonato anche un bell’inedito. La bella Alice Bisi non perde mai il suo talento e arriva carica a questo nuovo appuntamento del rinnovato circolo milanese, perdendosi tra intrattenimento e partecipazione alle sua canzoni, fatte di storie e vissuti personali che si incrociano con intrattenimento elettro pop.
Prima di lei, a far gli onori di casa, Slowtide e Edless, band giovani che amano giocare con le note di una musica devota al dio elettronico, in modo diverso e accattivante. I primi ci regalano un duetto tra i due tatuatissimi cantanti che ammira l’r’n’b e la presa sonora diretta, tra sofisticatezze di giti di laptop. Meno eccentrici i secondi, più amanti di una forma canzone e più decisi a fare della melodia il loro gusto musicale.
Giovani alla ribalta, dunque, prima di una delle regine della nova leva di artisti che si fa largo nella scena odierna. Ventenne e già Con un buon bagaglio di esperienza, Birthh intrattiene il suo pubblico scherzando con tipico vezzo toscano, ma inventandosi anche siparietti simpatici che rispecchiamo la vera genialità di una compositrice che unisce voce e sensualità a presenza scenica e futuro radioso.
Nata nella foresta (Born in the woods è il suo primo disco), ma cresciuta con grazia e keyboars, per farsi apprezzare con brani teneri e introspettivi come Chlorine e la bellissima e radiosa Queen of failureland. Dai fallimenti è nato un live generoso e partecipato, in cui Birthh ama leggere le trame del pubblico scherzando con la sua tipica timidezza, con accanto un impianto percussivo gaudente e ammirevole.
Il quadro è chiuso da rivelazioni sempre personali (amori traditi) e la fervida immaginazione che si legge sul volto della fiorentina quando ricorda il suo passato, condensato in un pezzo crescente come (Bahnhof). I ricordi che vengono suonati, al prezzo generoso di una serata piacevole e sempre unita dal buon gusto di volersi ritrovare insieme, in piena sintonia con la bella stagione del nostro Circolo Ohibò.
E si, perché l’Ohibò è anche tuo, basta partecipare.
Grazie a Costello’s
Testo a cura di Andrea Alesse