Benji e Fede: un’ora e mezzo di show per ragazzine sognanti

Fu vera gloria? Diventerono un classico della musica italiana? Ai posteri l’ardua sentenza.

Noi giudichiamo il presente e possiamo dirvi che Benji e Fede sono quello che le adolescenti cercano per sognare e per innamorarsi. Certo, magari tra sei mesi, le stesse adolescenti saranno ai piedi di uno dei tanti trapper che stanno spopolando, ma intanto si assiepano, riempiendola, nella vasta platea del Teatro della Concordia di Venaria Reale. In fila già dalla mattina per poter guadagnare un posto in prima fila, dove probabilmente passeranno i loro beniamini per stringere le mani e leggere i cartelli più spiritosi.

Era bella l’atmosfera nella cintura torinese di questo sabato sera. Faceva sorridere vedere quei marcantoni della sicurezza costretti a rispondere alle domande più strane di questi ragazzini, che per la prima volta andavano ad assistere un concerto. Difficile scorgere qualcuno che avesse più di 14-15 anni, ad alzare la media ci pensavano i genitori, arroccati sul fondo della sala, o addirittura chiusi in macchina ad aspettare la fine dello spettacolo

Chi era presente non è rimasto deluso. Le canzoni del duo non sono certamente trasgressive, o quanto meno non lo sono come quelle di altri artisti che tanto vanno di moda oggi. Ma le parole sanno cogliere nel segno, al punto che spesso erano più forti le voci dei fan, rispetto a quelle dei due artisti. Musicalmente, il loro pop danzereccio, risulta gradevole.

E’ inutile negarlo. Loro ci sanno fare. Sanno recitare bene la loro parte e sanno bene che questo è il momento di raccogliere i frutti di un lavoro che dura ormai da tre anni. Il loro spettacolo è certamente ben costruito. Ottimo, oseremmo dire nella parte finale. Mentre la scelta di puntare l’acustica nel bis, in fondo rompe un po’ il ritmo.

Che dire? Bravi Benji e Fede! E lo diciamo in tutta onestà. Bravi anche i fan, perché hanno dimostrato che un concerto può essere ancora una festa, da non vivere in trincea!

Foto di Vincenzo Nicolello. Testo di Aurelio Hyerace.

Nel ringraziare Vivo Concerti, Torino Concerti e Wordsforyou per l’invito, ecco la scaletta della serata.

Siamo solo noise
On Demand
Incendio
Universale
Tempo di cambiare
Da grande
Sempre
La canzone più triste del mondo
Prendimi per mano
New York – Senza salutarti
Lettera (acoustic)
Temporale
Buona fortuna
Traccia numero 3
Forme Geometriche
Stroboscopica
Adrenalina/Take Away
Moscow Mule

BIS

XX Settembre (con band)
Niente di speciale (con band)
Tutto per una ragione (acoustic)
Tutta d’un fiato (acoustic)

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