Alessandra Amoroso incanta il Pala Alpitour di Torino

Alessandra Amoroso ed Emma. Due facce del Salento e di Amici. Entrambe uscite vincitrici dal Talent più longevo della televisione, hanno saputo ritagliarsi uno spazio all’interno della musica italiana. Due proposte solo in apparenza simili:  la prima più melodica, la seconda più rockettara. Ciò che hanno in comune è il pubblico, trasversale dal punto dell’età e dell’identità di genere. E proprio a questo pubblico tutte e due vogliono portare un messaggio politico ben chiaro: l’orgoglio di essere donna, la voglia di difendere i diritti dei più deboli. Non importa la razza, l’orientamento sessuale, le condizioni economiche o l’aspetto fisico: tutti hanno diritto ad avere una propria dignità in un paese che spesso si dimentica degli ultimi.

 

Questo messaggio Alessandra Amoroso l’ha ribadito nel corso del suo ultimo tour, affidando a testimonial importanti (Gessica Notaro, Francesca Vecchioni, essa stessa) il compito di “riempire” i cambi di abito dell’artista e offrendo il palco a giovani artiste “reclutate” dal progetto “Equal on Spotify”, in ossequio alla salvaguardia dell’identità di genere e alla voglia di aumentare quel rapporto di 1 a 5 (una cantante per ogni 5 maschi) che oggi vige nel mondo della musica italiana.

 

Ma veniamo allo spettacolo di Torino di sabato 17 dicembre, aperto proprio dal progetto sopraccitato, con l’opening act riservato alla cantautrice torinese Ginevra, già nota al pubblico per aver duettato a Sanremo con La Rappresentante di Lista. Uno show intimo, acustico-elettronico allo stesso tempo. Mezz’ora piena, accompagnato al synth e chitarra da Gabriele Mellia Amari, per offrire 6 brani del suo repertorio e diffondere il suo credo musicale raccolto nel suo album di esordio “Diamanti”, candidato al Rockol Award come miglior Lp e colonna portante del tour che partirà ad inizio 2023

 

Abbandonati i toni malinconici della giovane artista, l’atmosfera è diventata effervescente. Il Pala Alpitour, gremito sia in platea (con posti a sedere) sia sugli spalti, ha iniziato ad acclamare l’Amoroso, che è apparsa sul grande palco indossata da una sensuale e attillatissima tuta glitterata, circondata da un corpo di ballerini che l’hanno illuminata con brillanti barre al neon.

 

Che dire dello show? Innanzitutto una grandissima produzione, una band d’eccezione composta da Davide Aru (direzione artistica e chitarre), Ronny Aglietti (basso e sequenze), Dado Pecchioli (batteria), David Pieralisi (chitarre), Alessandro Magnalasche (chitarre) e Roberto Bassi (tastiere). Con lei anche le due coriste Luciana Vaona e Pamela Scarponi e numerosissimi ballerini, che ad intermittenza hanno accompagnato l’artista nei brani più danzerecci.

Alessandra ha sciorinato ben 27 brani, quattro dei quali come medley, attraversando tutto il suo repertorio (Karaoke escluso). Due ore abbondanti di spettacolo in cui l’artista non si è risparmiata, ballando, urlando, parlando con il suo pubblico e cambiando abito per almeno 5 volte e attraversando in lungo e in largo la platea, per calcare lo stage principale ed un piccolo palco posto ad una cinquantina di metri di distanza.

Un solo momento centrale (dedicato ai brani acustici) le ha consentito di tirare il fiato, prima del rush finale, in cui per qualche momento il “fiatone” si è fatto sentire (e sarebbe stato strano non fosse accaduto).

Un plauso, infine, va al pubblico, che non ha mai fatto mancare il supporto all’artista, cantando a squarciagola e alzandosi in piedi per applaudire e accompagnare l’esibizione della loro beniamina.

 

Ringraziando Rachele Venco di Parco Olimpico Torino / Pala Alpitour e Alessandra Bosi di Parole e Dintorni per il gradito invito, ricordiamo la scaletta della serata:

 

  • AleAleAle
  • Tutte le volte
  • Il bisogno che ho di te
  • Avrò cura di tutto
  • La stessa
  • Dalla tua parte
  • Canzone Inutile
  • Stupendo fino a qui
  • Fidati ancora di me
  • Buongiorno
  • Una strada per l’allegria
  • Trova un modo
  • Amore puro/Difendimi per sempre (medley)
  • Segreto / Stella incantevole (medley)
  • Estranei a partire da ieri/ Senza nuvole (medley)
  • Sul ciglio senza far rumore/Stupida (medley)
  • Tutte le cose che io so
  • Il nostro tempo
  • Immobile
  • Forza e coraggio
  • Tutto accade
  • Camera 209
  • Vivere a colori
  • Comunque andare
  • BIS
  • Piuma
  • Notti Blu
  • Sorriso Grande

 

Recensione a cura di Aurelio Heyrace.

Foto di Emanuel Giordani dalla data del 6 dicembre a Bologna.

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