Al Blue Note di Milano il 2019 inizia con grandi ritorni e novità

Giovedì 10 gennaio il palco di via Borsieri ospiterà il Tino Tracanna Double Cut, un insolito quartetto formato da due sassofoni, un contrabbasso e una batteria. Il gruppo presenterà il nuovo disco, Mappe: un percorso di sperimentazione in diversi territori musicali e ricerca di nuove polarità. Le “mappe” si snodano attraverso una serie di brani che prendono spunto da diverse suggestioni: rivisitazioni di geni contemporanei, irriverenti twist così come suadenti melodie, inni soul e violente esplosioni sonore.

Chi desidera uno spettacolo raffinato, ma energico dovrà segnarsi la data di sabato 12 gennaio quando il palco del Blue Note accoglierà Joyce Elaine Yuille, cantante americana soul abitué di via Borsieri, dove arriverà accompagnata dagli Hammond Groovers, un gruppo formato da tre tra i più richiesti e talentuosi musicisti newyorkesi, e dal sassofonista americano Michael Rosen per un concerto incredibile che promette di non deludere nessuno.

Bebo Ferra è un artista sardo di origine e milanese di adozione, da molti anni riconosciuto come uno dei più importanti e creativi chitarristi nel panorama jazzistico nazionale ed europeo. Diverse sono le formazioni a suo nome, moltissimi i lavori discografici, sia come leader che come sideman. Si presenta al Blue Note domenica 13 gennaio con Gianluca Di Ienno all’organo Hammond e Nicola Angelucci alla batteria per presentare il loro progetto Voltage.

Martedì 15 gennaio tornano al Blue Note, dopo il sold out dello scorso anno, i Get’em Out con un nuovo tributo ai Genesis incentrato prevalentemente sull’album Nursery Cryme, disco che ha decretato il successo mondiale e in particolar modo in Italia del gruppo britannico. I Get’em Out offriranno al pubblico di via Borsieri uno spettacolo in grado di ricreare sapientemente la magica atmosfera della musica dei Genesis nel periodo in cui Gabriel ne era la voce solista (1970-1975), grazie alla meticolosa ricerca dei suoni e delle dinamiche, all’utilizzo di strumenti vintage e all’incredibile mole di lavoro di trascrizione delle parti originali.

Mercoledì 16 gennaio sarà protagonista della serata Aaron Diehl, uno dei più sofisticati e virtuosi pianisti jazz viventi, il cui stile è stato definito dal New York Times “una combinazione di precisione melodica, erudizione armonica ed elegante contenimento”. Per l’occasione si presenterà in trio accompagnato da Paul Sikivie al basso e da Lawrence Leathers alla batteria per presentare l’ultimo album Space, Time, Continuum.

Giovedì 17 gennaio il Blue Note di Milano ospiterà una serata evento in occasione dell’appena trascorso 60° anniversario di una delle fotografie più famose al mondo: A Great Day in Harlem (1958), del celeberrimo fotografo Art Kane. Un racconto tra immagini, parole e musica con la partecipazione di Jonathan Kane, Nick The Nightfly e Guido Harari e con un’esibizione di Danilo Rea in piano solo.

Venerdì 18 e sabato 19 gennaio torna il James Taylor Quartet, appuntamento fisso all’interno del cartello di via Borsieri e sempre molto apprezzato dal pubblico milanese, grazie alla miscela esplosiva di soul, funk, jazz, R’n’B e acid jazz. Un concerto imperdibile per tutti i fan del gruppo, che riproporrà i brani più belli della loro più che trentennale carriera.

Domenica 20 gennaio sarà la volta di Papik, un progetto musicale nato da una idea dell’arrangiatore e compositore romano Nerio Poggi, autore e produttore che spazia dal pop al nu jazz, dalla bossa al nu soul e che ha collaborato con artisti del calibro di Mario Biondi, Jason Donovan, Matt Bianco. In via Borsieri presenterà l’album Little Songs For Big Elevators, che si avvale della straordinaria partecipazione di artisti internazionali, tra cui Sarah Jane Morris, Neja, Kenneth Bailey, Anduze, Frankie Lovecchio, Alan Scaffardi, Ely Bruna e Dagmar Segbers.

Tutte le informazioni sono disponibili su: www.bluenotemilano.com

Il BLUE NOTE MILANO, che ha aperto i battenti nel 2003, si estende su una superficie di 1000 metri quadrati con 300 posti a sedere su 3 diversi livelli. L’atmosfera è quella di un elegante jazz club, e da ogni posizione della platea e della balconata lo spettatore può ascoltare le esibizioni di artisti di fama internazionale con il massimo della qualità acustica. La struttura e le dimensioni del locale permettono a tutti di essere ad un passo dai musicisti e godersi appieno il concerto.

Come vuole la tradizione ereditata dal leggendario club del Greenwich Village, una serata al Blue Note è anche l’occasione per poter vivere al meglio il binomio musica e cibo. Il servizio si effettua nella stessa sala dei concerti ed offre una cucina semplice ma raffinata, con specialità italiane ed internazionali, un’ampia selezione di vini italiani e francesi, più di 200 cocktail e liquori dal bar e quell’atmosfera speciale che solo il contatto ravvicinato con i grandi artisti, tipico del jazz club, può creare. 

Radio Monte Carlo è la radio ufficiale di Blue Note Milano. Una volta a settimana Nick the Nightfly, storico musicista e conduttore di Monte Carlo Nights, nonché direttore artistico del Blue Note, conduce a partire dalle ore 22.00 la sua trasmissione Monte Carlo Nights da un’apposita postazione all’interno del jazz club milanese

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Ufficio Stampa ABGPR

Nella foto Copertina il Maestro Danilo Rea al pianoforte

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