Due tipi di musica diversi anni luce, ma un aiuto prezioso per superare calura estiva e nefaste idee di vacanze all’italiana. “Ep che passione“, la nostra rubrica, ci porta lonatno con Altro e Foxtrott.
Altro
Non Aspetta Ritorna
To LoseLa Track
“Ma vuoi mettere risorgere?” diceva il buon Andrea Pazienza. E anche se non possiamo paralre di resurrezione vera e propria, dobbiamo dire di nuovo grazie ai eagaz degli Altro, Pesaro old school garage ultra punk esistenzialismo e tanto glorioso hype del mio cuore, e non solo. “Non aspetta ritorna” è iloro nuovo lavoro-culto che esce in tiratura tempo acquisto/copie limitata, con tre tracce che continuano a rispolverare il suono graffiante della nostra band.
Altro e basta, mi verrebbe da dire, ascolando la supremazia di suoni garage nervosi e scalcianti con Non so, sempre più suonp- speranza unico della musica italiana altra, sin dalle liriche di “Aspetto” e fino ad ora, ma chissà ancora per quanto tempo. E allora, la seconda traccia Aspetta ni tira fuori i soliti pugno nello stomaco e la biografia di amori e relazioni difficili, con batteria spigolosa, basso urticante e la voce di Baronciani sempre fedele alla linea. Chiude il cicolo Ritorna, sbarazzina e più leggera canzone pop-rock, tra ululati di sottofondo e poesia in forma d’Altro.
FOXTROTT
Meditations II
One little Indian
Secondo Ep (uscita il 10 agosto) della trilogia per la producer e cantante canadese, audace propagatrice di suoni a fortissima trazione lounge-electro, con mescolanza di culture musicali e una miscela di ottima fattura. La musica jumgle esce dalla contrapposizione adolescenziale a favore di una maturità ritrovata, tra beat di pregevole composizione e una cavalcata di certezze kraut-dub che fanno di Foxtrott, e del suo “Meditations II”, una reale sicurezza musicale da toccare e ascoltare con mano.
Registaro in solitaria nel Messico, l’Ep risente molto di ambiantazioni e tensioni che Foxtrott ha fatto sue in tre pezzi tre, capitanati da un inizio spavaldo e in linea con i Moderat, quella Better with you che è una dichiarazione elettronica di spigolature e voci che si riconcorrono, sino alle sirene della polizia che si lanciano contro il beat deciso della nostra artista. Melting Woods suon invece più trasversale e multiculturale, facendosi bella dietro a riverberi esotici e apparizioni sciamaniche, prima di una chiusura decisa (For As Long As), in una form di intraprendente ritorno al centro del suono, in nome di una spinta più oscura e vicina ad una dub step corrosiva e amorevole.
Andrea Alesse
recesnioni@thefrontrow.it