Inizio col botto per Blues in Villa con i Supersonic Blues Machine feat. Billy Gibbons

Per il ventesimo compleanno della manifestazione Blues in Villa, gli organizzatori non si sono certo risparmiati, invitando i Supersonic Blues Machine feat. Billy Gibbons.

Quest’anno la manifestazione si è svolta all’interno di una nuovissima tensostruttura. Memori da alcune passate edizioni dove, causa maltempo, si sono visti annullare concerti importantissimi quali: Derek Tracks Band e Paul Weller, gli organizzatori hanno voluto correre ai ripari (in tutti i sensi). Di sicuro la struttura toglie un po’ di fascino alla splendida cornice offerta dal parco di Villa Varda di Brugnera (PN), però può assicurare lo svolgimento di tutti i concerti senza alcun rischio.

Il pubblico è sicuramente quello delle grandi occasioni e per chi come me è abituato a partecipare al festival, è un’ottima occasione per rivedere molta gente (tantissimi musicisti). Fedeli amanti del blues che ormai, anno dopo anno, vedono sparire sempre più frequentemente manifestazioni del genere.

Ad aprire la serata una band assolutamente da non perdere, i Tres Radio Express Service. Power trio potentissimo che vede alla chitarra un volto noto quale Roberto Luti, con Simone Luti al basso e Rola Cappanera alla batteria. Solo loro valevano il prezzo del biglietto, tra l’altro accessibile a tutti, che hanno riscaldato la platea.

Una volta saliti sul palco i Supersonic Blues Machine, il pubblico è letteralmente esploso. La band composta da Lance Lopez chitarra e voce, Fabrizio Grossi al basso e e un batterista storico come Kenny Aronoff (John Mellencamp tra le innumerevoli collaborazioni) ha iniziato lo spettacolo con il loro potente rock/blues. Per poco meno di un’ora la band ha suonato a ritmi serratissimi fino all’arrivo di Mr. Billy Gibbons che ha iniziato la sua performance con il brano che tutto il pubblico voleva ascoltare, La Grange. Il più classico dei brani degli ZZ Top seguito anche, dopo un paio di brani, da un altro classico della band Texana: Sharp Dressed Man. Gibbons ha tutta l’aria di chi a 68 vuole ancora divertirsi e soprattutto divertire. Scherza con i suoi musicisti e con il pubblico, chiede al tecnico delle luci di usare solamente luci bianche, ma soprattutto suona e canta ed esalta il pubblico del festival che non poteva aspettarsi nulla di meglio.

Anche quest’anno gli organizzatori di Blues In Villa mantengono fede alla matrice del festival che, a differenza di altre manifestazioni, chiamano sul palco solo veri artisti blues.

Blues in Villa continua questa sera con un altro nome assolutamente da non perdere: Alvin Lee

Domenica sarà la volta degli Yellow Jackets. Insomma, gli amanti del genere non possono certo lamentarsi

Ringraziamo per il gentilissimo invito ArteRitmi, Vincenzo Barattin, Giorgio Ivan

Barley Arts Promotion

Foto e testo a cura di Diego Feltrin

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