L.A. Witch al Circolo Ohibò di Milano per l’ultima data del loro tour europeo. Tante città toccate, i migliori posti del vecchio continente, e per finire il circolo Arci milanese. Una band importante, osannata dalla critica musicale per la loro attitudine acid-rock e quello che è un gruppo solo al femminile, punto di riferimento di una scena che si radica nella tradizione delle Erase Errata e nelle sfide musicali delle riot grrls americane e non solo. Riverberi musicali di post punk e psichedelia di chitarre sognanti e mai aggressive, per tre ragazze convinte e capaci che aggiungono seduttività al loro set fatto anche di spunti garage e sguardi concentrati.
Ma andiamo con ordine, e parliamo di una serata che è stata aperta dagli scatenati Go Go Ponies, gruppo milanese che manda in scena uno show fatto di sudore e hard sexy rock. Tre donzelle in abiti ammiccanti, con tatuaggi, maracas e chitarra sanguinante, accanto al loro dolce energumeno dallo spirito metal. Uno show preparato nei dettagli, dalle magliette alla gioco della cuccagna tra il pubblico, in mezzo alle fiammate di rovente musica rock. I Go Go Ponies sfoderano così la loro musica preda di provocanti bodies e batteria suonata in piedi alla Sextile, con quei reef metal e la voce femminile che trasuda di rock da strada. La loro hit è Saturday night Figa, ed è suonata come ultimo pezzo. Capito che gruppo?
Le L.A. Witch invece ci portano su di un altra strada, tra le atmosfere di rock desertico tutto al femminile, con tre giovani che potremmo trovare come comparse in Pulp Fiction. Chiudono, come detto , il loro passaggio europeo, lungo le note compatte del loro omonimo album. In piedi dal 2012, sono capitanate dal sanguinante spirito di ribellione di Sade Sanchez, una che sembra uscita dall’ultimo libro di Don Wislow, e che mastica chewing gum di vibrazioni psycho-garage e noia dei sobborghi di San Francisco.
Insieme alle altre due componenti, ci porta lungo la carreggiata di suoni distesi, come delle Vivian Girls che hanno un serio problema con l’alcool e che intonano da subito la loro Kill my baby tonight. Le L.A. Witch, passano dunque al sodo come nella migliore tradizione dei club a stelel e strisce, colpendo duro con le perle musicali della loro carriera. Le tre ci lasciano quindi atterriti con Drive your car e poi smarriti con Get Lost, con toni alti e rumore lo-fi nelle orecchie, connettendosi con un passato glorioso di rock dalle tinte seventies e dalla panoramica tutta americana. Una piacevole sorpresa dal vivo, priva di sorrisi ammiccanti, ma piena di storia e di autostrade rock d percorrere, verso il diavolo e oltre.
Grazie, come sempre, alla crew di Costello’s.
Testo a cura di Andrea Alesse
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