Autori: Counterfeit
Album: Together We Are Stronger
Etichetta: Xtra Mile Recordings
Ufficio stampa: Ja La Media
Together We Are Stronger. Dal titolo potremmo ricordarci delle barricate hardcore e del segnale di unità tante volte rimembrato nel compianto movimento americano (e non solo) che ha conquistato il dopo punk. Una dichiarazione dalle mille sfaccettature, oggi tiolo di un album attuale ma dotato di quell’amarcord per un punk melodico e tirato che prende casa dalle parti America Hi fi e Sum 41.E chi se ne importa se i Counterfeit sono famosi anche (molti dicono soprattutto) per il fatto che il cantante è Jamie Campbell Bower’s, modello e attore (Harry Potter, Twilight Saga e Sweeney Todd) e quindi faccia pulita che non fa il paio con le schitarrate finite sulla copertina di Kerrang (rivista cult per amanti del suono duro in Uk).
Provenienti da Londra, i Counterfeit attirano su di loro le attenzioni di molti giovani fan, dimostrandosi comunque un quintetto che ama anche frequentare le radio rock e dare il massimo dal vivo. I loro mantra è a mio avviso tutto in Lost Everything, canzone che ricorda tormenti personali balzando dalle urla alla fase racconto, e quindi amando una melodia che stimola poi il ritorno del muro del suono, vero punto di arrivo di questi giovanotti col chiodo. Una marcia alla Lost Prophets che poi si distorce continuamente in una serie di accordi ripetuti, mentre la strada di casa scompare.
Già la partenza di Washed Out mira ad alzare i toni, amando le filastrocche hc e i ritornelli che posano sull’idea di fissarsi bene in testa nell’ascoltatore. I cori di For the thrill of it si fanno poi cruda realtà, tra le connessioni scomposte di una musica dalle radici rock, che non lascia fuori dalla porta accordi più segnanti e voglia di prendere visibilità. Qualche sprazzo di vecchi Him nella voce distorta e nelle percussioni che si fanno marcia non guasta (As yet Untitled), prima della prova con gli effetti pedale della chitarra di Romeo, sempre legata ai cambi di tempo tra melodico e compulsivo.
La musica non cambia, anche se Addiction ha un forte accento crossover e può essere amata anche da viveur emo. Enough, invece, ha nel salto in alto metal le sue peculiarità, con i back vocals come prese d’aria e la tavola apparecchiata prima del finale di Letters to the lost, dove le distorsioni si mettono a tacere e il cantante prende per mano la band verso una qualche destinazione di hard rock.
Dal vivo non si risparmieranno, e allora ecco le date dei Counterfeit:
– 5 aprile Milano, Alcatraz;
– 6 aprile Roma, Orion;
– 7 aprile Bologna, Zona Roveri;
– 8 aprile Roncade, New Age Club.
Andrea Alesse