È arrivata Mèsa, il pop rock ti fa bella

Autrice: Mèsa
Album: Mèsa
Promozione: Sporco Impossibile

La fine è solo un sogno pop per ricominciare. È il leitmotiv della giovane Mèsa. Classe 1991, romana ma con la dose di siciliana passione in circolo sanguigno che produce un EP di cinque tracce vive e sostanziose. Una next big thing del cantautorato femminile italiano?
Può darsi, intanto togliamogli pressione e regaliamoci un ascolto di semplice soft pop rock.
Mèsa infatti alterna divagazioni su temi amorosi e riflessioni su vita vissuta, producendo un ep senza storia , nel senso che si autoproduce da sé. Proprio lei, cresciuta con Kurt Cobain e certi fenomeni indie, ora rimessi in piedi con la sua nuova band che le fa da contorno. Una band nuova perché è proprio dalla rottura con la vecchia che prende vigore il progetto di un disco, legato anche alla fuoriuscita personale da una situazione affettiva. Le trame che ne vengono fuori si legano con una voce dolce e intima, un po’ Levante un po’ Cristina Donà, e con animo da rockers.
Ma l’obiettivo è solo uno: rimanerti in testa alla fine dell’ascolto. E inizia con questo intento Mèsa, cantando in La colpa con un motivetto di parole e un piglio da giovane donna con determinazione e voglia di raccontare la sua rinascita. Un filo di femminismo avvolge melodie leggere e tempi dettati su accordi decisamente pop.
Inizia invece con un arpeggio alla Ani Di Franco Un nome alle cose, riflessione che fa tesoro di una composizione mai arroccata sulle banalità da hit radio. Frasi come vite attraccate a pezzi di carta non le trovi infatti da quelle parti. Ma tanto dare un nome alle cose è inutile, e allora passiamo ad una ballad rock dal nome di Cose vere. Percussioni che fanno il loro dovere e tempi di voce che si perdono in un saliscendi vorticoso. La migliore del cerchio è comunque Morto a galla, dove Mèsa è priva di gravità e terreno sotto i piedi. Quasi una venatura country che sostiene le classiche liriche ben assestate in un ritmo.con toni più elevati.
L’animo rock è invece la via per comprendere Tutto, episodio con un groove magnetico e ricercato che invidia sonorità Pixies e porta in dote qualche leggera distorsione che rianima la scapigliatura della cantante romana. Se tutto è sempre qui, come la stessa canta sino alla discesa finale, ora qui abbiamo anche Mèsa.

Testo a cura di Andrea Alesse

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