E’ decisamente difficile capire il pessimo feeling che lega la Città di Alba alla musica di qualità. D’altra parte i numeri sono incontestabili: la sala Abbado del Teatro Busca ieri sera offriva un colpo d’occhio tutt’altro che entusiasmante: molte poltrone libere e non più di 300 spettatori per assistere allo show di Dee Dee Bridgewater.
Nemmeno la sinergia con l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è riuscita a riscaldare quell’incomprensibile diffidenza del pubblico made in Langa, che preferisce macinare chilometri per assistere un concerto, piuttosto che scendere un paio di rampe di scale e godere di fantastici live organizzati dietro l’angolo.
Peccato davvero, perché gli organizzatori di AlbaJazz hanno scommesso molto su questo appuntamento, ricevendo una risposta quantomeno deludente.
Lasciando da parte le polemiche, possiamo dire che la signora del Jazz, abituata a calcare palchi prestigiosi, non si è scomposta ed ha offerto una serata davvero speciale. Affiancata da una band di giovanissimi leoni capitanati da Theo Croker, il trombettista di cui è pigmalione, ha presentato alcuni brani tratti dal suo ultimo lavoro discografico Dee Dee’s Feathers, un disco dedicato un disco a New Orleans in memoria della tragedia dell’uragano Katrina.
La sua presenza scenica è stata davvero emozionante, così come è entusiasmante la sua voce, che è a tutti gli effetti uno strumento musicale aggiuntivo in grado di arricchire il sound della band. Tra un brano e l’altro ha saputo intrattenere il pubblico, decantando la bellezza della città che la ospitava, facendo i complimenti allo chef che le ha fatto conoscere il profumo e il sapore del tartufo.
Non è mancato nemmeno un commento timoroso su ciò che stava succedendo a casa sua: «Appena tornerò in albergo mi sintonizzerò sulla Cnn per capire chi vincerà le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Se domani mi vedrete in giro per Alba è perché avrò deciso di non ritornare a casa».
Divina, simpatica ed anche ironica, peccato davvero per chi se l’è persa.
Il concerto era anche l’atto inaugurale della nuova stagione dell’Alba Jazz che culminerà con il grande festival all’aperto, previsto per il prossimo giugno.
Ringraziamo AlbaJazz e Fabio Barbero per l’invito.
Foto e testo di Vincenzo Nicolello
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