Metti un anfiteatro naturale, una serata climaticamente perfetta, un’orchestra e Paolo Conte sul palco: immediatamente ti accorgi che hai tutti gli ingredienti per fare la ricetta perfetta.
Così è stato. L’atto finale di MonforInJazz è stato trionfale. I circa 700 biglietti disponibili (alcuni anche a 130 euro) sono andati a ruba e lo show dell’avvocato astigiano è stato un portento.
La sua bravura non si discute, ma se a questa ci aggiungi la maestria di una ventina di musicisti che con i loro virtuosismi hanno arricchito un repertorio di per sé bellissimo, è naturale parlare di una serata indimenticabile.
Il concerto non è stato lunghissimo, circa un’ora e mezza, ed ha proposto una scaletta con i brani più celebri di Conte. Il pubblico avrebbe voluto qualche bis in più, magari per ascoltare Gelato al limone o Azzurro, ma alla fine si è “dovuto accontentare” di 4 brani da Ratafià a Diavolo Rosso, passando per Gli impermeabili e Via con me.
Alla fine dell’esibizione, tra un tripudio di applausi è salito sul palco il direttore artistico del festival, Renato Moscone, che ha omaggiato il cantautore con un magnum di Barolo, arricchito dall’etichetta realizzata dall’artista albese Valerio Berruti, celebre per i suoi bambini stilizzati.
La serata si è chiusa con tutto il pubblico che ha brindato con un calice di Barolo, offerto dai produttori di Monforte.
L’edizione n,40 è andata in archivio. Ora siamo curiosi di sapere cosa ci riserverà la n.41.
Nel ringraziare MonfortInJazz e Las Chicas Adfarm per l’invito ecco la scaletta della serata.
Ratafià, Sotto le stelle del jazz, Come di, Alle prese con una verde milonga, Snob, Recitando, Gioco d’azzardo, Gli impermeabili, Madeleine, Via con me, Max, Diavolo rosso, Le Chic et le charme. Bis: Tropical.
Foto e Testo di Vincenzo Nicolello
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