Dopo 78 concerti e tante fatiche lunghe sole 8 mesi, arriva al Sotto La Sacrestia di via Conchetta uno dei gruppi di punta della “sacred bones”, etichetta culto con base a Brooklyn che annovera tra le proprie fila, tra gli altri, Zola Jesus, David Lynch, Crystal Stilts, Moon Duo e i Cult of Youth.
Si tratta di Elizabeth Hart Tres Warren, in arte Psychic Ills, duo psichedelico arrivato al suo quinto album e che porta in giro nel breve tour italiano (tre date tra cui quella pescarese per l’indie Rocket Festival) Inner Journey Out, ultimo lavoro uscito il 3 giugno.
Sapevamo di trovarci dinanzi ad un cambio di rotta rispetto alle precedenti sonorità e così è stato. Dopo tanta devozione allo shogeaze elettronico e alla psichedelia creativa, culminata con il successo di One Track Mind del 2013, gli Psychic Ilss imbastiscono infatti uno show poliedrico e alquanto disarticolato dove le note del nuovo disco introducono a suoni che sviscerano country stile Calexico prima maniera e un certo tipo di blues acido con venature jazz, introvabile al di qual dell’Oceano. Un concerto di rottura, quindi, che premia la creatività di due personaggi schivi e geniali che hanno impiegato tra anni prima di renderci partecipi di un nuovo vinile, peraltro preceduto dall’uscita del singolo I Don’t Mind in cui compare anche la divina voce di Hope Sanoval.
Un live corposo e perfettamente in linea con l’atmosfera e il panorama interno del locale, sinistroso e sempre attento al sound dei propri ospiti, dove i nuovi pezzi si mischiano con vecchi lavori e le venture rock lasciano sempre più spazio all’indefinito spazio della sperimentazione come in New Mantra e Coca-Cola Blues. La voce umbratile di Warren, mescolata a riff di chitarra a tratti acidi, porta i presenti in un’altra dimensione e regala attimi di intensità musicale di indubbia bravura, mentre già attendiamo il palinsesto della nuova stagione.
Testo a cura di Andrea Alesse Blisset