Fuga Perpetua – due termini musicali storici la cui combinazione assume un significato estremamente invocativo – è un’indagine estetica sulla vulnerabilità di uno stato esistenziale in cui l’equilibrio fondamentale fra movimento e riposo è violato in un’opera la cui struttura vede come narratori principali i rifugiati.
Quattro opere d’arte costruite con linguaggi diversi – una partitura musicale che spinge gli esecutori a volte al confine del possibile, un’installazione sonora di Mobile Sound Theater, una video proiezione multipla e una performance collettiva – si annidano in una complessa polifonia attraverso cui Yuval Avital e la Meitar Ensemble presentano un’allegoria deprivata da qualsivoglia narrazione retorica o politica, reazione etica ed estetica ad uno dei più grandi drammi del nostro tempo, in un’esperienza che vede il concetto di “noi” fondersi con quello di “loro”.
Nella musica, le relazioni complementari fra il movimento e la quiete si manifestano in molti strati – da micro livelli di consonanza e dissonanza, alla chiusura periodica di sintassi di una frase musicale (cadenza), fino alla formazione di macro strutture e forme.
Nella vita di ciascun individuo la “Casa” è lo spazio fisico che funge da punto di arrivo e partenza. Rappresenta l’identità, la protezione e l’intimità. È il punto cardinale di riferimento con cui l’essere umano orienta e misura costantemente la propria posizione nel mondo. Senza casa si è vulnerabili, instabili, disorientati, smarriti.
In Fuga Perpetua di Avital, la transizione di linguaggi e strati è costante, come in una fuga musicale dove la risoluzione di una voce è l’evocazione di un’altra, a volte creando un contrappunto di messaggi, a volte accentuandone il contrasto, a volte in modo brusco, quasi brechtiano, “svegliando” gli spettatori dall’accettazione dell’illusione con cui l’arte è percepita per provocarli al pensiero e alla riflessione.
I principali narratori in Fuga Perpetua sono i rifugiati, che appaiono nell’opera attraverso interviste silenziose realizzate nel Regno Unito, in Italia, in Israele e in Kenya. Ad essi viene chiesto di rivivere in silenzio davanti alla macchina fotografica momenti significativi della loro vita, memorie biografiche che seguono un questionario di domande creato appositamente da Avital con l’orientamento del Prof. Gerald Cupchik del dipartimento di Psicologia dell’Università di Toronto.
Un contributo fondamentale per la parte visiva dell’opera, sono le riprese video appositamente realizzate da Andrea Trivero, direttore della onlus italiana Pace e Futuro, nel campo dei rifugiati di Kakuma in Kenya, al confine con il Sud-Sudan, compiute in collaborazione con Qaabata Boru, capo redattore di Kakuma News Reflector. Altre riprese sono invece state realizzate a Tel Aviv, insieme all’organizzazione non governativa di Hasimta Athletics i cui scopi sono quelli di avvicinare i rifugiati allo sport, principalmente all’atletica. Risorsa supplementare e indispensabile ai fini dell’opera stessa è stata la collaborazione con l’unità Video del UNHCR, che ha consentito il recupero di numerose audio registrazioni dei rifugiati condotte in giro per il mondo, come registrazioni sonore e visive dei campi profughi, delle barche e dei lunghi viaggi.
Infine, in alcune rappresentazioni di Fuga Perpetua, i rifugiati ospiti nelle città dove l’opera sarà eseguita, saranno coinvolti in una performance dal vivo, divenendo parti integranti della partitura sonora. Questo elemento è l’elaborazione di un lavoro precedente di Avital, intitolato Rivers ed eseguito nel settembre 2015 alla cerimonia di inaugurazione del Centro del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto a Biella, con una folla vocale di rifugiati e altoparlanti.
Questi i dettagli:
FUGA PERPETUA di YUVAL AVITAL
concerto icono-sonoro per ensemble, proiezioni, Mobile Sound Theatre*** e folla vocale
Con il patrocinio del UNHCR e il International Theatre Institute, Unesco
Esecutori: Meitar Ensemble
Prime Assolute:
Teatro Comunale “L. Pavarotti” Modena, Italia, 12 Marzo 2016
Brighton Festival, Inghilterra, 20 Maggio 2016
Nottingham Lakeside Arts Center, Inghilterra, 22 Maggio 2016