Harley Flanagan è uno dei personaggi che ha incarnato e incarna tutt’oggi maggiormente l’hardcore di New York, fin dagli anni 80. Assieme a elementi del calibro di Miret, Stigma, Raybeez, Gestapo, Porcell e Cappo, HR, Chunks, e Civarelli ha contribuito a dare una svolta al punk degli anni 70 portando alla ribalta l’estremizzazione hardcore e alla sua miscela successiva con il metal.
Nell’ennesima serata di grande musica al Circolo Magnolia di Segrate i Cro Mags si presentano in formissima nonostante le temperature impegnative. Lo spirito hardcore dei ragazzi non lo scalfisce niente e nessuno.
In apertura con qualche minuto di ritardo salgono sul palco i nostrani Spleen Flipper con il loro hardcore metal grind di spessore suonato alla perfezione; il Topper deforma il microfono con il suo soave timbro vocale, i riff dei chitarroni creano vortici d’aria tra il pubblico mentre la sezione ritmica prova a far partire gli allarmi sismici della protezione civile. Bomba, come sempre e gli ancora non molti presenti apprezzano senza se e senza ma.
Un veloce cambio palco ed è subito Flanagan, che ieri sera era particolarmente loquace, a tratti quasi malinconico durante le brevi pause tra una bordata e l’altra al suo fedele 4 corde.
La scaletta della band newyorchese è un mix tra i pezzi iscritti nel gotha dell’hardcore come la opening track We Gotta Know, World Peace, Street Justice e l’inno Hard Times e pezzi più recenti come No One’s Victim, From The Grave, e 2020.
Per chi ama l’hardcore un concerto dei Cro Mags non è qualcosa che si può perdere a cuor leggero e i (purtroppo) non molti presenti lo sanno benissimo.
Agosto non ti conosco io vado al Magnolia!
Ringraziamo Corrado di Hardstaff, e il Circolo Magnolia per l’opportunità.
Testo e Selezione foto della serata a cura di Luca Iacono.