Con un sound che mescola la malinconia del new indie rock e l’energia del brit rock, gli ELETTRICA ci trasportano in un viaggio emotivo attraverso un’ampia gamma di sentimenti, che girano tutti intorno al filo conduttore della difficoltà a relazionarsi e della mancanza di legami, in un futuro instabile e distorto. La focus track, “SE LO VUOI“, è una serenata moderna, un inno all’innocenza e alla libertà, nell’abbandono completo alle emozioni travolgenti di un primo incontro:
“E il protagonista a questo punto si disarma, lascia intravedere tutto se stesso, tra i ritornelli discendenti e un po’ malinconici di “se lo vuoi”. Perché l’amore si fa solo in due.”
Il trio milanese degli ELETTRICA – sotto la direzione artistica di Davide Autelitano (Divi) dei “Ministri” – esplora il connubio tra l’energia pura e senza filtri dell’indie rock fatto di chitarre distorte e la loro vena romantica pop, invitando l’ascoltatore a intraprendere un viaggio emotivo che riflette gli alti e bassi provati nelle diverse fasi di un amore appassionato e tumultuoso.
- Ciao ragazzi e benvenuti su the front row. Come prima cosa presentateci la formazione della band e da dove venite.
Ciao siamo gli Elettrica, una band indie rock formata da Damiano (chitarra/voce) e Andrea (basso/cori) che sono di Milano, poi c’è Dario (batteria e cori) che é originario di Como ma ormai vive a Milano.
- Raccontateci un po’ di storia della band: chi sono i fondatori ufficiali, quando è nata la band e com’è nata l’idea?
La band é nata dall’incontro di Damiano e Andrea verso la fine 2021. Damiano era appena tornato da Londra con un pesante bagaglio di pezzi da arrangiare e traslare dall’inglese in Italiano. Così con Andrea ha iniziato a lavorare sui brani e cercare un batterista per completare la formazione
- Parlateci un po’ del nome della vostra band: come nasce e che significato ha per voi?
Il nome rappresenta bene l’energia e l’urgenza che caratterizza i nostri pezzi
- Presentatevi a chi non vi conosce: descriveteci il vostro sound e a quali gruppi e generi vi ispirate maggiormente. Tralasciando il solito discorso “non ci piace essere catalogati in un genere preciso”, in quale movimento/genere vi collochereste?
Siamo un power trio disperato dalle chitarrine brillanti e i ritmi pestati. Il nostro sound deriva direttamente dall’indie rock inglese e americano anni 90-2000 (strokes, mgmt, libertines) rielaborato con testi in italiano di matrice un po’ cantautorale e it-pop. Per descrivere la nostra musica ci piace molto usare il termine “new indie rock”
- Siete al lavoro su un nuovo album o lo state per pubblicare? Se sì, parlatecene un po’ altrimenti come descrivereste l’ultimo lavoro che avete realizzato e cosa possono aspettarsi gli ascoltatori dalle vostre canzoni?
Abbiamo appena pubblicato in nostro primo album, dal titolo Elettrica. Si compone di 9 pezzi, che racconta storie d’amore, ansie e sogni infranti, tutti accomunati da una vena romantica.
- Ora parliamo della vostra discografia e carriera: qual è stata la prima cosa in assoluto che avete mai registrato, cosa avete inciso fino ad oggi e quante esperienze dal vivo avete avuto?
Abbiamo iniziato con alcuni demo non ufficiali per poi rilasciare l’album vero e proprio anticipato da 5 singoli rilasciati negli ultimi 6 mesi. Parlando delle esperienze dal vivo non le abbiamo contate, ma sicuramente sono tante. Non possiamo fare a meno di suonare live.
- Quale vostra canzone consigliereste a chi non vi ha mai sentiti?
Consiglieremmo Come Un Film. Perchè contiene tutti gli ingredienti distintivi del nostro sound e del nostro immaginario romantico e pop
- Qual è finora il momento più bello e/o importante da quando siete una band?
Probabilmente il release party del nostro disco ma anche vedere i brani prendere forma in studio.
- Chi è il principale compositore del gruppo? Usate qualche metodo per assemblare tutte le idee che vi passano per la testa?
Il principale compositore dei brani fino ad ora è stato Damiano anche se adesso stiamo cercando di collaborare maggiormente nella realizzazione dei nuovi pezzi. I brani nascono spesso da pensieri appuntati sul telefono o idee condivise durante le prove. Stiamo cercando di rendere la scrittura un processo sempre più collettivo.
10.Parlateci un po’ dei vostri testi: chi è il songwriter principale e quali sono gli argomenti che preferite trattare? E poi, meglio la lingua inglese o italiana?
Abbiamo scelto di scrivere testi in lingua italiana perché volevamo qualcosa di estremamente accessibile e capace di arrivare al pubblico. E poi perchè è la nostra lingua. Il songwriter principale fino ad ora è come dicevamo Damiano
11. Quant’è importante per voi l’attività live di una band e quant’è determinante secondo voi la presenza scenica e perchè?
Suonare dal vivo è per noi fondamentale. Tutto ciò che facciamo lo facciamo per poter suonare la nostra musica dal vivo sui palchi. Riteniamo che la presenza scenica, ancora di più per un genere come il nostro, sia veramente fondamentale per esprimere al meglio ciò che vogliamo trasmettere.
12. Quanto conta secondo voi il look di una band al giorno d’oggi? Voi avete un vostro “dress code” oppure salite sul palco come capita?
Anche l’occhio vuole la sua parte. L’immagine al giorno d’oggi può contare quasi quanto la musica. La ricerca del nostro look è stato un processo sviluppato durante la lavorazione dell’album e di cui siamo soddisfatti, perchè riesce a esprimere il nostro mood, semplice e immediato, attraverso l’uso di due colori principali, il bianco e il rosa.
13. Cosa possono aspettarsi i ragazzi che vengono ad assistere ad un vostro show?
Noi non vediamo l’ora di salire sul palco, e questa energia la trasmettiamo fin dalle prime note. Ci piace coinvolgere e divertire il pubblico creando uno scambio capace di alimentare la nostra performance.
14. Un vostro parere sulla scena italiana e suggerimenti per accrescere il movimento underground sempre più affollato; inoltre vorremmo che ci indicaste quali sono secondo voi i migliori gruppi italiani del momento.
L’underground italiano è abbastanza affollato e vivace e quello che stiamo cercando di fare noi a Milano, nel nostro piccolo, è creare una community per dare maggiore voce a progetti che la meritano, generare scambi e sviluppare nuove connessioni. L’importante è sostenersi a vicenda. Per quanto riguarda la scena italiana è difficile dire chi siano i migliori ma in generale ci sono diversi progetti che ci piacciono, dai Verdena ai Cani fino a Calcutta
15. Meglio uscire per un’etichetta discografica (che sìa major o indie) o lasciare l’intera gestione della band in stile D.I.Y. e perchè?
Bella domanda, le casistiche sono praticamente infinite e dipende tutto dall’etichetta che si trova e dal tipo di collaborazione e rapporto che si instaura. Che sia indie o major sicuramente c’è un po’ il “mito” di avere l’etichetta, ma non è sempre così necessaria. Noi in questa fase stiamo gestendo il tutto in modo indipendente, per certi versi forse è la cosa migliore per un progetto come il nostro e per come intendiamo noi la musica. Certamente è impegnativo e a volte un aiuto non sarebbe sgradito ma allo stesso tempo possiamo essere completamente liberi e avere il controllo su tutto.
16 . Quanto vi hanno aiutato i social network come Myspace, Facebook, Twitter a farvi conoscere e quanto in generale questi strumenti possono aiutare un gruppo a farsi conoscere rischiando però di cadere nella marea di band emergenti che forse abusano di questi mezzi? A tal proposito, quali sono i vostri contatti sui social network?
Al giorno d’oggi, purtroppo o per fortuna, è questo il modo per promuovere ciò che facciamo per cui una buona presenza su questi canali è indispensabile per poter almeno competere con gli altri. Nella nostra esperienza grazie ai social stiamo riuscendo ad ampliare e fidelizzare gradualmente il nostro pubblico cercando di condividere con regolarità contenuti originali, anche se riuscire a distinguersi chiaramente non è facile. Ci trovate su
instagram: https://www.instagram.com/gli_elettrica?igsh=ZmxteXliYnlpZzRu
tik tok: https://www.tiktok.com/@gli_elettrica?_t=8mmkWLiOwr2&_r=1
facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100085418263310
17. Se, fantasticando, poteste scegliere un producer con il quale lavorare, chi scegliereste?
Matteo Cantaluppi o Tommaso Colliva o Rick Rubin
18. E con quale musicista/gruppo realizzereste invece una canzone (o un remix) assieme?
Gli Strokes
19. Prima abbiamo parlato dei gruppi ai quali vi ispirate di più per il genere che fate. Ora invece vorrei parlare dei gruppi che vi hanno cambiato la vita, anche di tutt’altro genere. Quali sono i vostri gruppi o cantanti preferiti e quali vi hanno spinto a voler diventare musicisti?
New Order, T Rex, Pixies, The Strokes, Blink 182, Rage Against The Machine, Billie Eilish, The Smashing Pumpkins, Blur, Oasis, Verdena, Bluvertigo, I Cani, Calcutta, Giorgio Poi, Lucio Corsi…
20. A livello di musicisti, qual è il vostro sogno nel cassetto?
Creare un repertorio di qualità, raggiungere un pubblico sempre più ampio e suonare nei palazzetti o negli stadi
21. Album (o gruppo) straniero da consigliare ad un amico
Rid of Me, PJ Harvey
22. Album (o gruppo) italiano da consigliare ad un amico
Merli Armisa – Lleb
23. Album (o gruppo) in cui quale avresti voluto suonare
Ci piace una marea di musica ma non avremmo voluto suonare nient’altro se non il nostro album
24. Ultimo album (o gruppo) ascoltato
Phasor di Helado Negro
25. Ultima cosa: lasciate un breve messaggio di saluto che possa anche convincere le persone ad ascoltarvi.
Ciao siamo gli Elettrica, veniteci ad ascoltare, è anche gratis! (per il momento :))